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His Name Is Alive: Sweet Earth Flower

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His Name Is Alive: Sweet Earth Flower
La storia del jazz è costellata di artisti dimenticati, talentose meteore che dopo aver toccato invidiabili vette scompaiono dalla luce dei riflettori, spesso in modo tragico. Marion Brown è uno di questi, anche se fortunatamente è ancora vivo e non ha subìto le vicissitudini toccate a Henry Grimes ed altri protagonisti del free.

Dopo aver partecipato a dischi storici di quella stagione, come Ascension di John Coltrane o Fire Music di Archie Shepp ed aver suonato con la Jazz Composers Guild, con Bill Dixon, Pharoah Sanders e Sun Ra, il sassofonista ha progressivamente diradato la sua presenza pubblica a favore dell'insegnamento.

Da qualche anno la sua musica viene celebrata da un singolare ensemble di musicisti statunitensi, poco noti in italia, che operano un accattivante mix di atmosfere evocative, di sapore etnico, dove il tessuto percussivo si fonde con i suoni elettrici delle tastiere e della chitarra. Più che una celebrazione è in effetti una reinterpretazione che circoscrive ed esalta l'aspetto estatico dell'attività compositiva di Marion, escludendo ogni riferimento al free. Che questi sia stato uno degli artisti della New Thing più legati al jazz classico è fuori discussione ma, basandosi su questo lavoro, chi non conosce la sua storia musicale, escluderà a priori ogni suo coinvolgimento con quella stagione di radicali innovazioni espressive.

Il chitarrista Warren Defever e il sassofonista Elliot Bergman sono le menti di questo progetto, nato per un concerto all'University of Michigan Museum of Art del novembre 2004, in cui hanno coinvolto alcuni membri delle band afro-beat Antibalas e NOMO in una rilettura di alcune composizioni di Brown (ed una di Harold Budd, "Bismaillahi"). In questo disco troviamo anche delle versioni eseguite in studio, a Detroit.

La musica ha un suo fascino ma tende ad insistere troppo su atmosfere meditative e arcane, caratterizzate da lunghi ed uniformi archi iterativi che fungono da base per gli interventi dei solisti. Il tenore Elliot Bergman evoca l'ombra del Coltrane più evocativo, facendolo risultare eccessivo. I momenti miglior e ricchi di tensione (un po' acida ma efficaci), vengono dalla chitarra di Defever (vedi il live "Capricorn Moon") ma anche dall'inserimento della tromba di Justin Walter che caratterizza le due versioni di "Sweet Earth Flying".

Track Listing

Sweet Earth Flying; Juba Lee Brown; Capricorn Moon (live); November Cotton Flower; Bismillah 'Rrahmani 'Rrahim; Geechee Recollections (live); Geechee Recollections; Sweet Earth Flying (live).

Personnel

Warn Defever: guitar, piano; Elliot Bergman: tenor saxophhone, Rhodes piano; Jamie Saltsman: double bass; Justin Walter: trumpet; James Easter: percussion; Dan Piccolo: drums, percussion; Michael Herbst: alto saxophone; Erik Hall: Wurlitzer electric piano; Olman Piedra: congas, cajon.

Album information

Title: Sweet Earth Flower: A Tribute To Marion Brown | Year Released: 2008 | Record Label: High Two Recordings


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