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Steve Gebhardt, un regista a caccia della nuova musica e della nuova società
ByEscalator Over The Hill - Twenty To Life
Music Media
(2006)
Steve Gebhardt è un regista molto impegnato nel sociale che ha dedicato buona parte della sua lunga carriera a documentare fatti legati alla musica ribelle e alla evoluzione della società americana. A cominciare dal suo coinvolgimento nel progetto Escalator Over The Hill di Carla Bley alla fine degli anni sessanta. Prima di parlare dei due recenti DVD che lo vedono impegnato come regista, ci sempra doveroso segnalare che queste opere sono di problematica reperibilità attraverso i canali tradizionali, anche se si può tentare di mettersi in contatto col sito Musicus Media. Il sistema migliore, visto che Steve Gebhardt ci ha autorizzato a pubblicare il suo indirizzo di posta elettronica, è quello di mandare una mail a '[email protected]' e combinare l'affare. Dal produttore al consumatore, come si diceva una volta.
Partiamo proprio parlando del bellissimo documentario Escalator Over The Hill girato a New York da Gebhardt fra il 1969 e il 1971, all’epoca delle registrazioni della celebre opera musicale jazz e rock di Carla Bley e Paul Haines, autori rispettivamente della musica e dei testi. Un capolavoro della nuova musica che vide impegnati moltissimi musicisti di punta, nei due mondi che ancora non si decidevano al matrimonio che poi si sarebbe celebrato negli anni immediatamente successivi. E’ veramente straordinario vedere Jack Bruce affrontare con Carla Bley una seduta di sovraincisione vocale o John MacLaughlin cercare l’ispirazione sui ritmi forniti dallo stesso Bruce, da Paul Motian e da Carla Bley. Particolarmente emozionante è l’apporto di un ispiratissimo Don Cherry alle prese con un brano che profuma di India e di Bronx come “Rawalpindi Blues”, così come preziosi sono gli interventi vocali di Viva, il canto di Sheila Jordan, di Don Preston e di Jeanne Lee, le escursioni al trombone di Roswell Rudd e così via. Un documento imperdibile, finalmente reso disponibile anche su DVD, dopo che alcune copie in VHS hanno girato alcuni anni fa fra i pochi collezionisti che sono riusciti ad entrare in contatto con Gebhardt.
Progetto molto più recente è invece il documentario Twenty To Life, firmato sempre da Steve Gebhardt, dedicato alla vita, alla politica e all’arte di John Sinclair, la mente di molte scorribande di rock militante degli anni sessanta e settanta, a cominciare dalla bruciante esperienza come manager e ispiratore degli MC5, il devastante gruppo partito da Detroit con l’intenzione di incendiare il mondo. Sinclair, che fu anche a capo del cosiddetto White Panther Party, ha pagato duramente anche col carcere il suo coraggioso protagonismo e la sua lotta contro l’establishment ed è davvero importante averne raccontato la storia, basata anche sulla sua diretta testimonianza. Sinclair si è recentemente trasferito in Europa ed è disponibile per concerti di blues impegnato e un po’ demenziale con la sua band ‘Blues Scholars’, messa assieme in Olanda assieme al chitarrista Mark Ritsema. Può essere contattato attraverso il suo 'travel blog' cliccando qui.
Allo stesso modo Steve Gebhardt (che capita abbastanza spesso in Italia, avendo amici soprattutto a Firenze a dintorni) è interessato, più che a mettere in vendita il prodotto in DVD, a pubbliche proiezioni di questi sui lavori che documentano molto bene certe modalità legate alla musica, all’arte, alla vita. Assolutamente da vedere.
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Janus