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Amir ElSaffar - Hafez Modirzadeh: Radif Suite

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Amir ElSaffar - Hafez Modirzadeh: Radif Suite
La Pi Recordings ha pubblicato una serie di interessanti incisioni in cui l'avanguardia di matrice afroamericana si confronta con musiche di origine etnica, senza per questo cadere nelle facili trappole del genere world. È un'esigenza nata dalle origini degli autori, musicisti come Rudresh Mahantappa, che ha riscoperto legittimi legami tra musica indiana e improvvisazione jazzistica, o, appunto Amir ElSaffar, trombettista di origine iraqena e Hafez Modirzadeh, sassofonista tenore con le origini in Iran.

Si tratta di musicisti che conoscono bene la cultura americana, ma che hanno riscoperto le rispettive tradizioni, contamindole, se così si può dire, in modo originale. I viaggi nella musica della terra natía, la pratica di strumenti tradizionali e la contemporanea frequentazione dei colleghi americani hanno fatto il resto. Ecco quindi il quartetto di Amir ElSaffar e Hafez Modirzadeh e la loro ricerca di vie originali.

All'ascolto emerge un piglio che ricorda l'Ornette delle famose insioni con Don Cherry, o gruppi successivi degli anni settanta come gli Old & New Dreams. Una musica scattante, nervosa, con un suo marchio di fabbrica precisa, che qui tuttavia è presente, non solo come citazione. Ormai metabolizzata è parte naturale del DNA di questi musicisti.

Ed oltre a questo c'è la lunga frequentazione con le melodie delle musiciche del medio Oriente, che li ha portati ad aggiornare il linguaggio dei loro rispettivi strumenti. Le variazioni di microtono, la vocalità, la tecnica che esce dal consueto per cercare di adattare gli strumenti occidentali al loro nuovo modo di suonare. Sia il sassofono che la tromba si prestano - non ci è dato sapere quanto facilmente - a questo tipo di intervalli, di fraseggio, sostenuti da una ritmica molto fluida ed esperta, quella di Marc Dresser e Alex Cline.

Radif Suite costituisce quindi un esperimento nuovo e stimolante per la scena del jazz internazionale che, in un'atmosfera più intimista e più intellettuale di quella dei gruppi di Ornette Coleman e Don Cherry, raggiunge una geniale sintesi tra musica afroamericana e tradizioni mediorentali.

Visita il sito di Amir ElSaffar.

Track Listing

01. Facet One (Hafez Modirzadeh) - 2:36; 02. Facet Two (Hafez Modirzadeh) - 2:41; 03. Facets Three/Four (Hafez Modirzadeh) - 3:24; 04. Facets Five/Six (Hafez Modirzadeh) - 4:50; 05. Facets Seven/Eight (Hafez Modirzadeh) - 5:44; 06. Facet Nine (Hafez Modirzadeh) - 1:50; 07. Facet Ten (Hafez Modirzadeh) - 5:51; 08. Facets Eleven/Twelve (Hafez Modirzadeh) - 3:57; 09. Introduction: Copper Refraction (Amir ElSaffar) - 2:25; 10. Post-Idiomatic Blues/Cells A (Amir ElSaffar) - 7:35; 11. Doves Over Zion (Dream of the Beloved)/Duet Interlude (Amir ElSaffar) - 5:21; 12. Uganda/Trio Interlude (Amir ElSaffar) - 4:39; 13. Bird of Prey (Amir ElSaffar) - 3:43; 14. Awj/Ancestral Memory (Amir ElSaffar) - 5:07; 15. 7 Quintuplets/Triptych/Bass Solo(Amir ElSaffar) - 5:22; 16. All Said and Done/Sirens/Reverance (Amir ElSaffar) - 4:32.

Personnel

Hafez Modirzadeh
saxophone, tenor

Hafez Modirzadeh (sax tenore); Amir ElSaffar (tromba); Mark Dresser (contrabbasso); Alex Cline (batteria).

Album information

Title: Radif Suite | Year Released: 2010 | Record Label: Pi Recordings

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