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Fiorenzo Bodrato, Stefano Battaglia, Andrea Massaria, Massimiliano Furia: Bartleby The Scrivener

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Fiorenzo Bodrato, Stefano Battaglia, Andrea Massaria, Massimiliano Furia: Bartleby The Scrivener
Sebbene sia stato registrato ormai quasi cinque anni fa e sia uscito nel 2013, questo lavoro in quartetto, ispirato all'inquietante e bellissimo racconto lungo di Herman Melville, merita ampiamente di essere preso in considerazione: si tratta infatti di un un disco complessivamente strepitoso, davvero un piccolo capolavoro.

La formazione, che mette a frutto il risultato di un laboratorio tenuto a Siena Jazz, è assolutamente paritetica, anche se vi spicca -di nome, ma anche di fatto -la figura del pianista Stefano Battaglia, come suo solito perfettamente a proprio agio assieme a musicisti che ne assecondino idee musicali e ispirazioni extramusicali (basti pensare a quanti riferimenti il pianista ha fatto nei suoi lavori a opere della letteratura). Accanto a lui il triestino Andrea Massaria, chitarrista, compositore e soprattutto coraggioso improvvisatore, il contrabbassista torinese Fiorenzo Bodrato e il batterista Massimiliano Furia. Le undici tracce sono totalmente improvvisate e sono incentrate sulla valorizzazione del suono, in particolare del ricco contrasto tra le sonorità acustiche del piano e quelle elettriche della chitarra.

E i suoni sono infatti i protagonisti assoluti del lavoro, grazie al prezioso lavoro della ritmica -varia, sensibile, interagente con le altre due voci -e di quello di Battaglia, che alla tastiera fa un po' di tutto: frasi liriche (in alcuni momenti persino sulla traccia del classico barocco), pedali, reiterazioni, ricerche intimistiche, percussioni. Su questo multiforme lavoro gli interventi della chitarra di Massaria risultano espressivamente esplosivi, vuoi per il virtuoso contrasto timbrico con il pianoforte, vuoi perché anche il chitarrista propone frasi e improvvisazioni sempre diverse, usando anche le possibilità offertegli dall'elettronica, ma senza mai abusarne.

Le atmosfere dei brani sono alquanto cangianti, sia di traccia in traccia, sia al loro interno, passando dalla quiete sospesa a quella gravida di tensione, dalla rarefazione alla forte intensità dinamica. L'iniziale "I Would Prefere Not To," per esempio, si apre con una dilatata e raffinata introduzione del piano, ma diventa incalzante con l'ingresso della chitarra, che muta affatto lo scenario; "Turkey" si avvia con un profondo solo del contrabbasso, prosegue con lavoro rumoristico della chitarra su un tappeto poliritmico della batteria, si apre con l'ingresso ossessivo del piano e torna sospeso con l'autorevole, fortissimo reingresso del contrabbasso, per poi concludersi con un'improvvisazione collettiva.

E via continuando, per un lavoro che sarebbe inutile (e ingiusto) cercare di descrivere oltre e che vale la pena invece cercare attivamente e ascoltare attentamente più e più volte, perché capace come pochi di catturare fin dal primo ascolto -a dispetto della sua identità improvvisativa è tutt'altro che criptico -e di stupire ogni volta di nuovo, incantando per il pirotecnico, mirabile intreccio delle sue scintillanti voci.

Una della più belle registrazioni ascoltate negli ultimi anni.

Track Listing

I Would Prefere Not To; Nippers; Motionless Young Man; Turkey; The Easiest Is the Best; Gingernut; Bartleby, The Scrivener; I Know Where I Am; The Lawyer; Ambition and Indigestion; Ah, Humanity!

Personnel

Fiorenzo Bodrato: contrabbasso; Stefano Battaglia: pianoforte; Andrea Massaria: chitarra; Massimiliano Furia: percussioni.

Album information

Title: Bartleby The Scrivener | Year Released: 2016 | Record Label: Evil Rabbit Records


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Romance 76

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