Home » Articoli » Album Review » Planeta Imaginario: Optical Delusions

Planeta Imaginario: Optical Delusions

By

Sign in to view read count
Planeta Imaginario: Optical Delusions
I catalani Planeta Imaginario, ensemble elettricoacustico sempre in bilico tra Gil Evans, Frank Zappa (periodo Grand Wazoo e Waka Jawaka) e reminiscenze canterburiane, ci provano ripetere il magico collage post fusion di Biomasa, album uscito, sempre per la Cuneiform, nel 2008. Un'opera che fece addirittura gridare al miracolo uno come Chris Cutler, ex Henry Cow e icona del movimento Rock in Opposition, generalmente parco in complimenti e benedizioni.

Ebbene, Optical Delusions ripercorre il sentiero tracciato da Biomasa, solide composizioni dai temi orecchiabili, arrangiamenti policromi e i sempre precisi interventi dei bravi solisti che oggi compongono il sestetto che ha il suo quartier generale a Barcellona (una menzione speciale va al sassofonista e percussionista Alfonso Munoz). Ma, questa volta, l'incantesimo non è riuscito: tutto suona troppo perfetto, quasi artificiale. Una musica piacevolissima che però raramente riesce ad emozionare e a trascinare l'ascoltatore.

Solo la prima traccia dell'album, il bel tema di "Collective Action" con un'evocativa introduzione di Marc Capel (bandleader, compositore e arrangiatore insieme al trombonista The-Hien Trinh) al piano Fender Rhodes, riesce ad eguagliare gli standard dell'album precedente. Il resto è stilisticamente ineccepibile, ma senza gloria: un esercizio ben fatto dove non è difficile trovare le tracce, ad esempio in un assolo di Hammond o in un tempo dispari alla Hatfield and The North, delle numerose e poliedriche fonti d'ispirazione della band.

Ecco, probabilmente, il limite principale di questa ultima fatica di Marc Capel e dei suoi Planeta Imaginario sta proprio nel fatto di non essere riusciti a svincolarsi da modelli diventati ormai troppo "invadenti". Forse, questa volta, l'ambizione ha giocato a tutti un brutto scherzo. Tuttavia, le premesse per un altro piccolo capolavoro come Biomasa ci sono tutte. Basta solo un po' più di coraggio e una maggior consapevolezza dei propri mezzi.

Track Listing

1. Collective Action (10.16); 2. The Garden of Happy Cows (9.40); 3. Xarramandusca, including Exile (11.36); 4. Good Luck, My Friend (1.45); 5. Angioma (3.50); 6. Scalpel (0.45); 7. Hemangioma (3.09); 8. Introduction to Sidewalk Licker (2.37); 9. Sidewalk Licker (8.00); 10. Imperfect Purity (4.15); 11. Pure and Imperfect Art Element (6.21); 12. Imperfect Persuasive Element (2.40); 13. The Sea...And Later the Sun...And the Refkection (13.18). Tutti i brani sono composti da Marc Capel eccetto "Collective Action" di Marc Capel e Rafa Gomez e "Sidewalk Licker" di Marc Capel e Benjami Abad.

Personnel

Marc Capel (tastiere e sintetizzatori); Dimitri Bikos (basso elettrico); Natsuko Sugao (tromba); The-Hien Trinh (trombone); Alfonso Munoz (sax alto, soprano e baritono, percussioni); Vasco Trilla Gomes Dos Santos (batteria, percussioni). Ospiti: Sisu Corominas (sax alto e tenore); Pablo Selnik (flauto in "Elements", "Sidewalk Licker" e "The Sea"); Guillem Serra Llorenc (corno francese in "Collective Action", "Preludes" e "The Garden"), Liba Villavechia (sax tenore in "Collective Action" e "The Garden").

Album information

Title: Optical Delusions | Year Released: 2011 | Record Label: Cuneiform Records


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Slow Water
Stephan Crump
Contrafactus
Spike Wilner Trio
Psychedelic Rio
Vinicius Cantuaria

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.