Ooopopoiooo al Pinocchio Jazz di Firenze

Ooopopoiooo
Pinocchio Live Jazz
Firenze
16.11.2019
Il secondo appuntamento della stagione 2019-2020 del Pinocchio Jazz, storico jazz club fiorentino, vedeva in scena una delle formazioni più originali, strampalate, creative e divertenti della scena nazionale: Ooopopoiooo, onomatopeico nome che identifica il duo di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, che da qualche mese ha fatto uscire il suo secondo album, Elettromagnetismo e libertà, dal quale hanno tratto buona parte dei brani proposti in concerto.
Ooopopoiooo è nato come duo di theremin, forse il più antico strumento musicale elettronico mai realizzato, per opera del russo Léon Theremin (Lev Sergeevic Termen), del quale Vasi è il massimo specialista italiano e al quale già una decina di anni fa aveva dedicato un intero disco, Braccio elettrico. Ma i due "thereminator" affiancano al singolare strumento il basso elettrico Vasi, il violino elettrico la Sturbama anche fischietti, trombette, flauti da naso, campanelli, giocattoli, barattoli, oggetti di ogni tipo da far risuonare in qualche modo, nonché le loro voci, usate in modo raffinato e contrastante, e molta elettronica (tastiere, eco, autocampionamenti).
Questo variopinto e sorprendente apparato di "produttori di suoni" viene messo al servizio di composizioni di difficilissima etichettatura, in alcuni casi accompagnati da testi surreali (come nel caso di "Il topolino va" o della stessa "Elettromagnetismo e libertà"), oppure di brani famosissimi riletti con ironia iconoclasta (esemplari in questo senso "La Partida" di Victor Jara e lo "Stabat Mater" di Pergolesi) in un set nel quale la teatralità conta moltissimo, fin dalle mise con le quali i due si presentano in scena e dai gesti che compiono (esilaranti, per esempio, quando hanno suonato il theremin con le mani guantate da pupazzi zoomorfi).
Il risultato sul palco del Pinocchio è stato uno spettacolo dadaista, imprevedibile, non meramente musicale e tuttavia di una musicalità impressionante e coinvolgente: i molteplici suoniche talvolta siano prossimi ai rumori viene orgogliosamente rivendicato con il riferimento a Luigi Russolo e il suo "intonarumori"e le diverse intonazioni delle vocida sottolineare non solo l'uso del contrasto tra gli alti della Sturba e i bassi profondi di Vasi, ma anche il modo in cui entrambi modificano i timbri, talvolta con l'uso dell'elettronicasono infatti andati a comporre un mosaico davvero ammirevole, al tempo stesso spassosissimo e incitante a ballare.
Effetti, questi ultimi, che si sono verificati sì sul pubblicomostratosi stupito ed entusiasta, anche se purtroppo decimato dalle condizioni meteorologiche decisamente avverse, con il vicinissimo Arno ai livelli di guardiama anche e in primo luogo sui due artisti, che nell'occasione riprendevano i concerti dopo alcuni mesi di pausa dovuta ad altri impegni e che sono apparsi particolarmente gioiosi sul palcovalore aggiunto del concerto e al tempo stesso sua garanzia di qualità.
Foto: Marco Benvenuti.
Pinocchio Live Jazz
Firenze
16.11.2019
Il secondo appuntamento della stagione 2019-2020 del Pinocchio Jazz, storico jazz club fiorentino, vedeva in scena una delle formazioni più originali, strampalate, creative e divertenti della scena nazionale: Ooopopoiooo, onomatopeico nome che identifica il duo di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, che da qualche mese ha fatto uscire il suo secondo album, Elettromagnetismo e libertà, dal quale hanno tratto buona parte dei brani proposti in concerto.
Ooopopoiooo è nato come duo di theremin, forse il più antico strumento musicale elettronico mai realizzato, per opera del russo Léon Theremin (Lev Sergeevic Termen), del quale Vasi è il massimo specialista italiano e al quale già una decina di anni fa aveva dedicato un intero disco, Braccio elettrico. Ma i due "thereminator" affiancano al singolare strumento il basso elettrico Vasi, il violino elettrico la Sturbama anche fischietti, trombette, flauti da naso, campanelli, giocattoli, barattoli, oggetti di ogni tipo da far risuonare in qualche modo, nonché le loro voci, usate in modo raffinato e contrastante, e molta elettronica (tastiere, eco, autocampionamenti).
Questo variopinto e sorprendente apparato di "produttori di suoni" viene messo al servizio di composizioni di difficilissima etichettatura, in alcuni casi accompagnati da testi surreali (come nel caso di "Il topolino va" o della stessa "Elettromagnetismo e libertà"), oppure di brani famosissimi riletti con ironia iconoclasta (esemplari in questo senso "La Partida" di Victor Jara e lo "Stabat Mater" di Pergolesi) in un set nel quale la teatralità conta moltissimo, fin dalle mise con le quali i due si presentano in scena e dai gesti che compiono (esilaranti, per esempio, quando hanno suonato il theremin con le mani guantate da pupazzi zoomorfi).
Il risultato sul palco del Pinocchio è stato uno spettacolo dadaista, imprevedibile, non meramente musicale e tuttavia di una musicalità impressionante e coinvolgente: i molteplici suoniche talvolta siano prossimi ai rumori viene orgogliosamente rivendicato con il riferimento a Luigi Russolo e il suo "intonarumori"e le diverse intonazioni delle vocida sottolineare non solo l'uso del contrasto tra gli alti della Sturba e i bassi profondi di Vasi, ma anche il modo in cui entrambi modificano i timbri, talvolta con l'uso dell'elettronicasono infatti andati a comporre un mosaico davvero ammirevole, al tempo stesso spassosissimo e incitante a ballare.
Effetti, questi ultimi, che si sono verificati sì sul pubblicomostratosi stupito ed entusiasta, anche se purtroppo decimato dalle condizioni meteorologiche decisamente avverse, con il vicinissimo Arno ai livelli di guardiama anche e in primo luogo sui due artisti, che nell'occasione riprendevano i concerti dopo alcuni mesi di pausa dovuta ad altri impegni e che sono apparsi particolarmente gioiosi sul palcovalore aggiunto del concerto e al tempo stesso sua garanzia di qualità.
Foto: Marco Benvenuti.
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