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Ross Bolleter: Night Kitchen (2002-2009)
ByCon una sola mossa [presumo assai costosa, dovendosi fare spedire il piano dalla Germania], il buon Nyman fece così parlare di sé per la geniale trovata e affrontò il duo con Parker camuffando le proprie inadeguatezze esecutivo/improvvisative dietro il martellare stonato dei tasti.
Quella che per Nyman è stata una trovata, è invece da qualche anno - con tutt'altra visione espressiva - la cornice formale dentro cui si muove il musicista australiano Ross Bolleter: suoi strumenti sono infatti dei pianoforti appositamente "rovinati" dalle intemperie, che diventano così delle imprevedibili macchine in grado di produrre suoni scordati e alieni, involontariamente dissonanti e scheggiati.
Dopo la lusinghiera accoglienza riservatagli dalla critica per il precedente Secret Sandhills and Satellites; Bolleter torna ora con quattordici improvvisazioni notturne affidate ai tasti rovinati di quattro pianoforti, dando vita a una sorta di gamelan sotto acido nel quale dimostra però una grande sensibilità nel farsi suggerire da questi suoni strampalati direzioni di grande fascino.
Evitando così facili abbandoni alla casualità delle combinazioni timbriche e dis/armoniche, il musicista trova in questa combinazione di corde, legno e avorio segnato da pioggia, vento e polvere una poesia straniante e dolcissima.
Il pianoforte ben "intemperato"!
Track Listing
01. The Red Way; 02. Goya’s Dog; 03. Salt; 04. Ravine; 05. Gong Heaven; 06. Cohabitation; 07. Kiss Kiss; 08. Asmodea; 09. Torque; 10. Five; 11. Rear View; 13. Her Long Night’s Festival; 14. Night Sky at Tjunta.
Personnel
Ross Bolleter (pianoforti rovinati).
Album information
Title: Night Kitchen (2002-2009) | Year Released: 2010 | Record Label: Emanem
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