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Nicolas Masson
ByE' l'ultimo disco che ho comprato e mi ha messo al tappeto. Mi piace ogni cosa di Community Immunity: la performance, la scrittura, il suono... Curtis sembra essere arrivato al momento giusto, il suo talento nel suonare e nello scrivere è straordinario e mostra una grande abilità nel sintetizzare gli ultimi dieci anni di progresso nel mondo del jazz... e lo fa con un approccio molto personale. Il suo disco è una grande fonte di ispirazione per spingere il mio lavoro verso l'eccellenza nel suono e nell'espressività.
02. Steve Lehman Octet - Travail, Transformation, and Flow (Pi Recordings - 2009).
Tutti i lavori di Steve Lehman sono meritevoli di attenzione ma ho un debole per Travail, Transformation, and Flow. Assolutamente originale nella scrittura e nell'esecuzione, questo album è ispirato alla musica di Tristan Murail e Gerard Grisey, dei quali "Espaces Acoustiques" è una delle mie composizioni preferite del ventesimo secolo. Ogni musicista ha un suono e un approccio molto personale e Steve Lehman è un altro che è apparso sulla scena con qualcosa di diverso da offrire.
03. Bob Dylan - The Freewheelin' Bob Dylan (Columbia - 1963).
La musica di Bob Dylan mi ha sempre accompagnato fin dalla tenera età, e il mio album preferito era Desire. Ma ora adoro l'essenzialità di The Freewheelin' Bob Dylan. Semplicemente un giovane (ventuno anni a quel tempo), la sua chitarra, ed una voce che racconta storie e protesta contro la brutalità del suo tempo. Anche quando mi sforzo di non prestare attenzione al testo, non riesco a non amare comunque questo album. Come si può essere così espressivi e intensi con tre accordi e a malapena un ottava di estensione? Bob Dylan è un mio eroe e mi domando ogni giorno come potrei raccontare in una vita quello che lui ha raccontato nel suo primo album.
04. JD Allen Trio - Shine! (Sunnyside - 2009).
Grande suono, grande band e una voce personale al sax tenore impegnato in un vero e proprio tour de force. Mi piace come questa band suoni all'interno della tradizione e allo stesso tempo sia nella contemporaneità. Energia selvaggia, creatività, libertà espressiva ai massimi livelli.
05. Selim Sesler - Road to Kesan (Kalan - 2000).
Ho sentito la prima volta il clarinettista rom Selim Sesler nel documentario di Fatih Akin intitolato "Crossing the Bridge - The Sound of Istanbul". Poi ho avuto la possibilità di ascoltarlo a Londra dal vivo ed è un improvvisatore fantastico. Viene chiamato talvolta il Coltrane del clarinetto, la trovo una cosa un po' semplicistica, ma il suo modo di suonare riunisce perfezione strumentale, profonda spiritualità e una assoluta dedizione alla sua arte.
06. Craig Taborn Quintet - Live at the Jazz Gallery (ancora non pubblicato).
Secondo me Craig Taborn è uno dei più grandi musicisti del nostro tempo. Non c'è nulla che sembri impossibile per lui, la sua cultura musicale è così vasta che non l'ho mai sentito a corto di ispirazione a prescindere dallo stile utilizzato ed è così unico e originale... Questo disco non è stato ancora pubblicato. E' stato registrato da NPR Radio durante un concerto alla Jazz Gallery di New York. Presenta Thomas Morgan, Jonathan Finlayson, Chris Speed e Craig Taborn. Che gruppo!
07. Andreas Scholl - Arias for Senesino (Decca - 2005).
Album che presenta una serie di arie scritte e/o eseguite da Senesino (Francesco Bernardi), un famoso castrato contraltista che era una vera e propria star dell'opera italiana agli inizi dell'ottocento. Andreas Scholl è il mio controtenore preferito. La sua tecnica è impeccabile, la sua abilità nel suscitare emozioni senza uguali. Attualmente una delle influenze principali in termini di suono e di espressività (e il suo vibrato...)
08. Colin Vallon - Rruga (ECM - 2011).
Il primo album ECM per il mio amico e college Colin Vallon, Patrice Moret e Samuel Roher. E' stata dura riunirli per delle prove o delle date, ma ora...! Sono particolarmente felice che abbiano la visibilità che meritano. E' un trio meraviglioso: elegante, avventuroso, sorprendente e vanno oltre il format tema-solisti-tema. Questa band è una BAND. Nessuno cerca la leadership, tutto è basato sulla improvvisazione collettiva, e tutti sono sullo stesso piano.
09. Ben Monder - Oceana (Sunnyside - 2005).
Un grande sottovalutato della chitarra contemporanea! La musica di Ben, sia come compositore che come improvvisatore, è così sofisticata, ricercata, originale e spesso rivoluzionaria che non capisco come Ben non sia una super star nel mondo del jazz. Beh, un po' posso immaginare, perché. E' uno dei più ammirati e rispettati musician's musician ma ritengo che meriti molto di più di questo. Suonare e registrare con lui rimane una delle esperienze più sorprendenti della mia vita.
10. Chris Lightcap's Bigmouth - Deluxe (Clean Feed Records - 2010).
Niente di intellettualistico in questo disco, semplicemente grande musica! E' una band straordinaria con alcuni dei miei musicisti preferiti: Chris Cheek, Tony Malaby, Andrew D'Angelo, Craig Taborn, Chris Lightcap e il mio amico Gerald Cleaver! L'ascolto di questo disco mi rende veramente felice.
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