Doug Hammond: New Beginning

Proprio la voce, dal timbro particolarmente screziato, quasi nasale ma dagli accenti incredibilmente baritonali, è il collante dell'intera incisione, che si esprima tra canto più o meno tradizionale, spoken word ed onomatopee. Nei brani in studio a prevalere è la dimensione afro-americana, con accenti e coloriture che forniscono un'adeguata impalcatura di sostegno all'interpretazione vocale di Hammond. Che si riserva due minuti o poco più di drum solo per evidenziare un minimalismo percussivo non proprio frequente tra i suoi colleghi di strumento.

Il sax contralto di Stephane Payen, presente nei brani dal vivo, aggiunge una buona dose di leggerezza e di indolente swing alla registrazione, ma sono le tracce in trio che cospargono pepe su New Beginning. Il basso elettrico di Reggie Washington si alterna tra elastica pulsazione, groove accattivanti dalle cadenze funky, tempi spezzati, delicati arpeggi che portano il contralto verso zigzaganti traiettorie o aperture su ballad languide e dolenti.

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