Claudio Cojaniz: Never Forever

Il lavoro mostra un Cojaniz fedele a se stesso, ma al tempo stesso mutato. Messo almeno esplicitamente un po' da parte l'amato Thelonioos Monk (a cui viene dedicata solo l'ultima traccia, "Ask Me Now" e, trasversalmente, il classico "Darn That Dream", che Monk amava eseguire nei concerti in solitudine), il pianista tira fuori dal cilindro un'inaspettata "Estate", tanto frequentata da altri, quanto inusitata nella sua rilettura più drammatica che malinconica; un tambureggiante e al tempo stesso sospeso classico della musica "politica", "La Fiesta de San Benito", dal repertorio degli inti Illimani; una incredibile "This Is My Story", che assume tinte pastose, quasi classicheggianti; una splendida rielaborazione di un corale di Bach, con Monk, l'autore più amato dall'artista; infine, una serie di brani originali, esempi delle sue brillanti capacità anche compositive.

Vale la pena osservare come i brani della penna di Cojaniz siano tutti "dedicati" a persone a lui care: il lirico ed intenso "…mon amour", il "Blues por el Polly", la "Habanera por el Guru". E persino "Never Forever" contiene una dedica al suo interno, ripercorrendo à la Cojaniz "The Wedding", brano di uno dei pianisti a lui più cari, il troppo spesso trascurato Abdullah Ibrahim,.

Ma il pezzo forse più interessante è il già citato corale bachiano "Schmuecke dich, o liebe Seele", rivisitato senza leziosità né prolissità, splendido nella struttura e geniale nello sviluppo. Quello di Bach è infatti un universo che Cojaniz attraversa intimamente in lungo e in largo da tempo (tra le sue pubblicazioni figura tra l'altro un "Corale Luterano" nel quale si cimentava con virginalisti inglesi e con lo stesso Bach) e sul quale si attende da tempo un progetto organico. Visti gli esiti del brano presente su questo CD, l'aspettativa aumenta.

Da segnalare la presenza di una traccia ROM, nella quale il brano "Never Forever" accompagna una serie di foto di Cojaniz, ripreso a casa, nella sua vita quotidiana, scattate da Luca D'Agostino.

Un lavoro maturo di un artista che prosegue una ricerca personale di grande originalità e che non tradisce ad ogni nuovo appuntamento.

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