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James Moody: Moody 4A

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James Moody: Moody 4A
Come Jimmy Heath, di cui abbiamo di recente scritto (clicca qui per la recensione di Endurance degli Heath Brothers), James Moody è il longevo testimone di un'epoca in cui la cultura africana-americana, con il be-bop, ha realizzato un'ennesima rivoluzione musicale.

Potrebbe sembrare piaggeria passatista notare come questi "grandi vecchi" abbiano ancora molto da dire, per quanto lo dicano con un linguaggio ormai compiutamente metabolizzato e, perciò, non più in grado di sorprenderci. Chi ci sorprende, dunque, sono i musicisti come Moody, Frank Wess, Jimmy Heath, Benny Golson, Red Holloway, Hank Jones, Barry Harris, Clark Terry, Sonny Rollins... artisti che rifiutano di andare in pensione e che continuano ad offrire un prezioso contributo alla nostra contemporaneità.

A capo di un gruppo di strumentisti di indiscutibile personalità, dal contrabbassista Todd Coolman (da lungo tempo con Moody) al batterista Lewis Nash fino al superbo pianista Kenny Barron (che offre un saggio sopraffino della sua arte di accompagnatore), il sassofonista (che in quest'occasione si esibisce esclusivamente allo strumento tenore, abbandonando momentaneamente il soprano ed il contralto) affronta con elegante souplesse, adottando tempi mai più che mediamente mossi, una serie di capisaldi del songbook jazzistico, compresa una notevole e ormai ben conosciuta composizione di Barron come "Voyage" (più volte interpretata, fra gli altri, da Stan Getz). Un contesto in cui Moody offre il meglio di sé, con una sonorità rotonda e piena ed un fraseggio in cui fa costantemente capolino una soffusa cantabilità: notevole, sotto tale profilo, l'interpretazione di "'Round Midnight," ulteriormente arricchita da un intelligente assolo di Lewis Nash.

Cavalli di battaglia che potrebbero essere logori come "East of the Sun," "Without a Song," "Stella by Starlight" (arricchita da un sorprendente trattamento latineggiante), "Bye Bye Blackbird" rinascono a nuova vita grazie ad un'inventiva idiomatica che sgorga con grande tranquillità e relax.

Ma Moody non riposa sugli allori: ogni interpretazione è finemente pensata, ricca di citazioni, costruita con un bel senso della forma e con una stimolante ricchezza di vocabolario. Ancora una volta, niente di nuovo sotto il sole; quello che c'è non sarà, dunque, una novità, ma è frutto di una creatività che non perde di modernità.

Incisioni da cui imparare.

Track Listing

01. Secret Love; 02. Voyage; 03. 'Round Midnight; 04. Without a Song; 05. Stella by Starlight; 06. East of the Sun; 07. Stablemates; 07. Bye Bye Blackbird.

Personnel

James Moody
woodwinds

James Moody, sassofono tenore; Kenny Barron, pianoforte; Todd Coolman, contrabbasso; Lewis Nash, batteria.

Album information

Title: Moody 4A | Year Released: 2009 | Record Label: IPO Recordings


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