nDem: Mondi Paralleli

Possiamo così apprezzare pienamente, a mente sgombra, l'esplorazione timbrica che sorregge tutto il lavoro, ciascun musicista a cavare dal proprio strumento cellule sonore cangianti che si ritrovano e si combinano in agglomerati dal forte impatto. Poi da questa condizione di grande libertà ritmica in modo tanto imprevisto quanto naturale nel suo accadere, prendono forma accattivanti frasi melodiche attraverso un processo di accumulazione e di grande tensione narrativa.

Come splendidamente evidenziato nel brano intitolato "Tireotropina". Vibrazioni di corde, grevi quelle del contrabbasso sia in pizzicato che lavorato di archetto, leggere e dilatate quelle della chitarra, macchie che si espandono con libertà nello spazio tra leggeri frullii di batteria prima di riorganizzarsi e confluire in una sorta di ballad dalle cadenze rock.

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