Home » Articoli » Album Review » Dulce Pontes: Momentos

Dulce Pontes: Momentos

Dulce Pontes: Momentos
Nel 2008, per i vent'anni di carriera, Dulce Pontes realizzava questo doppio album, che a un anno dalla sua uscita in Portogallo viene oggi distribuito (con diversa copertina) anche sul mercato internazionale. Per chi non conoscesse la grande artista lusitana, che in Italia più d'uno ha scoperto nel 2004, quando, appena trentacinquenne, fu Premio Tenco esibendosi all'omonima rassegna in quel di Sanremo, e da allora la segue con particolare attenzione, questo può essere il veicolo ideale. Vi compaiono brani in studio e dal vivo in abbinamenti liberi (non, cioè, nella tipica ripartizione per dischi).

Dulce Pontes, voce cristallina e potente unita a grande intensità interpretativa, è partita com'è quasi ovvio dal fado, però abbeverandolo - riverniciandolo, vien da dire - a svariate altre fonti (la vicina Galizia, il bacino arabo-mediorientale, il Brasile, l'area balcanica), in una proposta composita quanto coerente, riconoscibile. In questi ottantaquattro minuti, le sue varie anime emergono piuttosto distintamente: ci sono - specie nella prima parte - i rigogliosi quanto raffinati intrecci/intarsi di corde (con la magica chitarra portoghese prevedibilmente sugli scudi, ma per esempio anche il bouzouki, cui spetta, in ensemble, "Lágrima," tra le vette del lavoro), il maggior ripiegamento dei brani pianistici, la sperimentazione vocale e il più tranquillo adagiarsi sul repertorio internazionale.

Sul primo versante, oltre al brano citato, s'impone come accennato tutta la parte ascendente del lavoro, dall'iniziale "Fadinho serrano," subitanea porta d'accesso sul brio elegante e l'accogliente vivacità tipici dell'arte di Dulce, al più sofficemente evocativo "Verde pino, verde mastro," da "Medo," impreziosito da un generoso prologo strumentale (ovviamente a corde), a "Naufrágio," che già si apre all'elemento pianistico (Stefanos Korkolis, qui, più avanti protagonista fra l'altro anche del notevole "Por esse mar," di sua penna), subito ribadito in "Fado os maias," ulteriormente arricchito da sax alto (non soprano come indicato in copertina) e fisarmonica, così come, ancor più, un'estrema varietà di corde (più oboe e cornamusa) fanno di "Canção do mar" uno dei momenti più alti dell'incisione.

La più intima dimensione voce/piano (qui nelle mani della stessa Pontes) si affaccia con chiarezza all'inizio del secondo CD, specificatamente in "O Infante," notevole soprattutto sul piano vocale, per approdare, come una sorta di fil rouge intestino (in abbinamenti vari), fino al conclusivo "Nu," senza testo, ascrivibile al côté più sperimentale (non si prenda il termine troppo alla lettera) dell'opera. La quale esaurisce di fatto l'ultimo degli additati "filoni" nel trittico fra quinta e settima traccia, con punta d'eccellenza per il tema tratto dal "C'era una volta il West" di Morricone (ricordiamo in proposito l'album Focus, che Dulce Pontes realizzò nel 2003 col musicista romano), mentre una minima caduta di gusto segna gli altri due pezzi, specie il forse (in)evitabile duetto con José Carreras, un eccessivo profluvio d'archi e toni fin troppo smaccatamente - anche qui (in)evitabilmente? - melodrammatici, mentre la stessa "O mar e tu" (di Enzo Gragnaniello) non manca di impastoiarsi in un pizzico di melassa (George Dalaras vi ricopre qui il ruolo in origine di Andrea Bocelli). Dettagli, del resto, che non possono certo scalfire un album bellissimo.

Track Listing

CD 1: 01. Fadinho serrano; 02. Verde pino, verde mastro; 03. Júlia Galdéria; 04. Medo; 05. Lágrima; 06. Naufrágio; 07. Fado os maias; 08. Uma mulher na cidade; 09. Canção do mar. CD 2: 01. Canção de embalar; 02. O Infante; 03. No ano que vem; 04. Por esse mar; 05. Todos somos um; 06. Amor a Portugal / Your Love; 07. O mar e tu; 08. Nu.

Personnel

Dulce Pontes (voce, piano, percussioni); Óscar Viana (oboe, corno inglese); Hubert-Jan Hubeek (sax alto); Filipe Lucas, João Lima (chitarra portoghese); Luis Pontes, Paulo Feiteira, Cajé (chitarra); Amadeu Magalhães (chitarra, cornamusa); Rui Veloso (ukelele); Stefanos Korkolis (piano); Pedro Santos (fisarmonica); Daniel Guimarães (viola bassa); Davide Zaccaria (violoncello); Rodrigo Serrão, Ricardo Cruz (contrabbasso); Hugo Correia (basso elettrico); João Ferreira (percussioni); Ensemble di Bouzouki di George Dalaras in 1.05; José Carreras (voce) in 2.05; George Dalaras (voce) e Ensemble in 2.07.

Album information

Title: Momentos | Year Released: 2010 | Record Label: Self Produced

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Eternal Moments
Yoko Yates
From "The Hellhole"
Marshall Crenshaw
Tramonto
John Taylor

Popular

Old Home/New Home
The Brian Martin Big Band
My Ideal
Sam Dillon
Ecliptic
Shifa شفاء - Rachel Musson, Pat Thomas, Mark Sanders
Lado B Brazilian Project 2
Catina DeLuna & Otmaro Ruíz

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.