Marcello Rosa: Amari Accordi
By
Marcello Rosa
240 Pagine
17,50 euro
Arcana Edizioni
2014
Eccelso trombonista di chiara fama, Marcello Rosa si distingue anche come arguto polemista dalla penna pungente. Grazie anche all'inclusione di articoli precedentemente editi da Blu Jazz, il testo risulta godibile laddove l'umorismo e l'autoironia prevalgono sulla vis polemica. Paradigmatico è in tal senso l'esilarante aneddoto sulla annunciatrice televisiva che presenta così un concerto del trombonista: "e ora il quartetto di Marcello Rosa in "The Black and the Crazy Blues," un suggestivo blues composto da Kirk Douglas." Gustosi sono altresì i ricordi legati al cinema ed il commento sonoro di scene erotiche, western o comiche. Si parla di sottofondi musicali per scazzottate, bottigliate in testa, inseguimenti, sparatorie, pernacchie, spogliarelli. La più singolare concerne il riempimento d'acqua della coulisse per realizzare bizzarri gorgoglii, mimetiche sonorizzazioni di una pentola di fagioli in ebollizione. I ricordi sfilano a 360 gradi passando dal jazz alla musica leggera (Little Tony, Rocky Roberts) fino alle trasmissioni radiofoniche per la RAI.
In questa ricostruzione più che cinquantennale della propria carriera si rievocano tanti artisti di primo piano, con pagine divertenti ed altre provocatorie, destinate a suscitare molte polemiche nell'ambiente jazzistico nazionale. Senza peli sulla lingua, vengono chiamati in causa prestigiosi promoters, critici musicali e importanti testate giornalistiche. Talora si prova un certo disagio a leggere accuse, anche pesanti (pagg. 153-154), relative a mail o telefonate personali che il lettore non può direttamente verificare.
In qualche altro caso l'amarezza dell'autore si comprende di più alla luce del contesto culturale politicizzato, che fa da cornice agli sviluppi jazzistici degli anni '70. Come è noto, ne conseguì un calo di popolarità per artisti come Rosa impegnati solo sul versante strettamente musicale, e per giunta con un linguaggio non avanguardistico.
L'autore rivendica quindi il diritto al mugugno e lo esercita da sferzante bastian contrario. Ma dalla sua penna proviene l'atto di amore (pagg. 161, 164, 171) più accorato che al recensore sia mai capitato di leggere sul jazz italiano.
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