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Marbin: Marbin
Dani Rabin e Danny Markovitch sono strumentisti di ottimo livello e nel loro album d'esordio intitolato Marbin (prendendo semplicemente le prime tre lettere dei loro due cognomi) lo dimostrano ampiamente con interventi sempre ben calibrati che minimizzano il rischio della ripetitività e della monotonia, tipico di molte uscite in area ambient come questa.
Le loro composizioni sono gioiellini ben confezionati che a volte ricordano certe sezioni delicate della musica di Jimi Hendrix ("Little Wing" e "Angel" per esempio) anche se l'approccio timbrico è decisamente diverso. Gli interventi solistici mischiamo sapientemente improvvisazione e parti scritte, con voli zigzanti che mettono particolarmente in luce la perfetta tecnica strumentale di Danny Markovitch, un saxofonista che sa certamente il fatto suo. Dani Rabin è invece il collante che si espande e prende forma e traccia i confini nei quali muoversi, ritagliandosi spazi solistici meno evidenti rispetto a quelli del compagno di strada, ma senza per questo assumere un ruolo secondario.
In qualche modo vengono evocati dimenticati capolavori dell'era hippie come The Cycle is Complete di Bruce Palmer e l'incedere misterioso che ricorda la quiete dopo la tempesta. Allo stesso modo possono tornare in mente la musica giapponese, il gamelan balinese, il quartetto senza batteria di John Mayall (con Jon Mark, Johnny Almond e Steve Thompson) e gli esperimenti di Brian Eno. Un melting pot vario e stimolante che cambia colore e sapore ad ogni ascolto, capace forse di riflettere miracolosamente lo stato d'animo dell'ascoltatore.
Track Listing
Abadaba; Yodo; Mei; Miyazaki; Crystal Bells; Biwako; Cuba; Kasai; Rust; Sleep Now.
Personnel
Marbin
band / ensemble / orchestraDani Rabin: guitar; Danny Markovitch: saxophone; Mat Davidson: vocals.
Album information
Title: Marbin | Year Released: 2010 | Record Label: Self Produced
Tags
About Marbin
Instrument: Band / ensemble / orchestra
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