Home » Articoli » Album Review » Roberto Negro Trio invite Christophe Monniot: Luna di Wu...

Roberto Negro Trio invite Christophe Monniot: Luna di Wuxi - L'opéra

By

Sign in to view read count
Roberto Negro Trio invite Christophe Monniot: Luna di Wuxi - L'opéra
Ci si chiede a volte quale sia il grado di consapevolezza che spinge un giovane musicista nell'arena del jazz e della musica improvvisata; quale sia il suo disegno estetico (sempre che ne abbia uno), quali le sue aspettative di riconoscimento.

Vien da dire che, oltrepassando ogni impasse, l'atteggiamento migliore possa essere quello dell'entusiasmo incondizionato verso l'impresa creativa, mettendo tra parentesi confronti storici e soggezione. Questa forza naturale traspare ascoltando Luna di Wuxi, il disco del trio di Roberto Negro (piano), con Jérome Arrighi al basso e Adrien Chennebault alla batteria.

L'interpretazione di "Grace" di Jeff Buckley è tra le migliori traduzioni jazzistiche di un brano pop mai ascoltate di recente. Di solito i jazzmen trattano questo repertorio con un senso di superiorità nocivo, che non rende giustizia né alla nobiltà dell'originale né alla perizia tecnica dell'improvvisatore. In questo caso invece, la trasfigurazione funziona perfettamente, tutta giocata sull'enfasi ritmica e sulla mobilità armonica fatta di sottigliezze, che svolge il tema interpretato da una prospettiva davvero inedita. Il modello sembra essere il Brad Mehldau di certe traduzioni a lui abituali (anche Buckley in quel caso, ad esempio "Dream Brother"), ma Negro va oltre, con uno scavo complessivo di maggior spessore.

In generale la nettezza di tocco e la concentrazione formale di Mehldau possono essere un punto di riferimento per Negro, come si evicìnce dall'ascolto delle altre tracce del disco ("Ogni cosa è illuminata" in particolare). Negro è cresciuto musicalmente nello Zaire in ambiente francofono, ha una formazione eclettica che unisce il prog rock alla tradizione orale africana, fino alla musica classica e al jazz. A Parigi dal 2008, lavora in almeno otto formazioni diverse, aperto al connubio con il teatro e la danza: un talento da scoprire senz'altro, dunque.

"? L'Opéra," secondo CD, presenta la formazione in quartetto, con l'aggiunta di Christophe Monniot ai sassofoni, in un set di brani più sperimentali e aperti a situazioni disparate. Ci sono la velocità e la tecnica in "La Buona Stella," la frammentazione e strutture vagamente barocche ma anche libertà improvvisativa in "No Plane No Train," con uso di elettronica e basso elettrico, atmosfere più meditative e liriche nei restanti pezzi. Monniot è sassofonista esuberante, vulcanico, che attira l'attenzione senza per questo perdere di vista la dimensione squisitamente collettiva delle esecuzioni.

Track Listing


Luna di Wuxi: Grace; Ogni cosa è illuminata; [deja vu:]; Come un libro d'Erri De Luca; Billy the Begue; Il Giorno della Civetta; Miss J: I Wish I Could Be a Melody.
L'opéra: Intro; La buona stella; No Plane No Train; Objets Lumineux; Ph, Blanc cassé.

Personnel

Roberto Negro: piano; Jérome Arrighi: basso; Adrien Chennebault: batteria; Christophe Monniot: sassofoni.

Album information

Title: Luna di Wuxi - L'opéra | Year Released: 2016 | Record Label: Self Produced


< Previous
Meets Batida

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.