Home » Articoli » Live Review » Lorenzo Bisogno al Cambiofestival
Lorenzo Bisogno al Cambiofestival

Courtesy Enrico Tomassini
Torri di Properzio
Cambiofestival
Spello (PG)
Date 28 agosto 2024
Nell'ambito della XXIV edizione di Cambiofestival che propone musica, teatro, danza e poesia in varie location dell'Umbria, in prevalenza piccoli borghi, si è esibito il quartetto del giovane sassofonista umbro Lorenzo Bisogno con Pietro Paris al contrabbasso, Lorenzo Brilli batteria e Manuel Magrini al pianoforte, ai quali si sono aggiunti il trombettista Cosimo Boni ed il trombonista Massimo Morganti ricomponendo ed allargando così l'ensemble con cui il leader ha inciso il suo ultimo disco It's a New Day (EMME Records).
Nella suggestiva piazzetta delle Torri di Properzio nella cittadina di Spello (PG) e di fronte ad un folto ed attento pubblico il sestetto ha proposto diversi brani tratti dal suddetto CD e qualche standard. Il set è stato aperto con la title track dell'album "It's a New day" composizione originale del sassofonista nella quale oltre al jazz risaltano sonorità altre, quasi hip-hop, dove sax e tromba enunciano il tema sopra un groove molto deciso; al secondo brano si è aggiunto il trombonista Massimo Morganti ed "Embers" è stato eseguito quindi in sestetto brano con l'aggiunta di Pietro Paris con un'anima quasi blues ed un interludio dove il piano ha improvvisato spezzando i soli dei tre fiati.
A seguire è venuto "Trying to Remember," altro brano originale di Lorenzo Bisogno, con un groove ostinato di basso e pianoforte che ha fatto da tappeto ad una melodia cantabile che si è evoluta in uno scambio circolare di improvvisazione tra i fiati a cui ha fatto seguito il pianoforte sino al ritorno del tema iniziale. Il brano successivo, "Red Circles," è risultato armonicamente complesso per il rapido susseguirsi di accordi con sonorità hard-bop dove alla parte A del temasuonata all'unisono dai fiati con rapidi intervalli ascendenti e discendentiseguiva la parte B con un respiro più ampio e calmo. La composizione ha offerto ad ogni musicista spazio per improvvisare, con frequenti momenti in trio pianoless che hanno messo in evidenza ascolto reciproco e interplay tra i musicisti, culminando in un assolo di batteria di notevole fattura che ha preceduto la conclusione con un tema circolare.
Il gruppo ha poi fatto omaggio a Wayne Shorter con un a composizione intitolata "This Is for Albert" un brano medium swing che ci ha riportato agli anni '60 con reminiscenze dei Jazz Messengers di Art Blakey che, insieme al secondo quintetto di Miles Davis, è sicura fonte d'ispirazione per la band. L'ultimo brano eseguito, "Dia de los Muertos," composto da Manuel Magrini con un lungo intro di contrabbasso per far entrare un largo tema dei fiati in contapposizione al tappeto creato dal pianoforte e seguente improvvisazione con dialogo circolare con i tre fiati.
Il concerto si è conculso con un bis, omaggio ad un altro grande della tromba come Woody Shaw, "The Moontrane," composizione arrangiata dal sassofonista che presenta un groove martellante presente nell'album precedente di Lorenzo Bisogno chiamato Open Spaces. Davvero un ottimo concerto applaudito a scena aperta dal folto pubblico.
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
