Aparecidos: Lo Que Hay En El Charco

Con questo non intendiamo dire che siamo di fronte a degli epigoni di Robert Fripp e dei fratelli Shulman. Intendiamo, piuttosto, sottolineare i numerosi aspetti che differenziano positivamente gli Aparecidos dai numerosi organici a matrice argentina che troviamo sulla scena, e che non riescono a distaccarsi dalla formula "tanghi & milonghe". Formula piacevolissima, ma ormai iper-inflazionata.

In questo CD troviamo invece (come nel progressive) una musica per molti aspetti colta ma immediatamente accessibile. Carica di riferimenti folklorici, con un sound a tratti fiabesco. Ricca di stacchi all'unisono. In cui la chitarra ha un ruolo predominante ma non esclusivo (la connotazione dei brani è spesso affidata al violino di Tommasini).

Con - unica pecca - qualche scorciatoia improvvisativa di troppo, qualche eccesso di semplificazione, che sminuisce una musica per altri versi interessante.

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