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Ayassot - Santimone - Corini - Bandello: Live in Lugano

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Ayassot - Santimone - Corini - Bandello: Live in Lugano
Registrato dal vivo al Jazz In Bess di Lugano il 15 febbraio 2020, questo disco documenta il concerto di un quartetto che proviene da quell'importante momento della musica di ricerca italiana che è stato El Gallo Rojo: vede infatti di scena il trio Eat The Worn, composto da tre musicisti che facevano parte del collettivo —il pianista Alfonso Santimone, il contrabbassista Giulio Corini e il batterista Nelide Bandello —e il sassofonista Andrea Ayace Ayassot, che più volte aveva registrato per l'omonima etichetta.

È proprio quest'ultimo, qui, a prendere maggiore responsabilità sulle direzioni della musica, perché sue sono le otto composizioni in programma---«capitoli del suo progetto di una vita "Quilibrì"», come recita la quarta di copertina —e sua è la voce principale, che in certa misura fa da bussola all'andamento musicale e che, soprattutto, descrive frasi di straordinaria espressività. Tuttavia, le composizioni sono di fatto semplici proposte aperte al contributo dei musicisti, ispirate dalle idea-guida di Ayassot: che si possano coniugare elementi ritmici e intervalli melodici in molteplici modi, anche assai diversi da quelli indicati dalla tradizione, e che l'improvvisazione rispecchi il modo in cui gli artisti vivono assieme nel momento dell'atto creativo.

Di conseguenza, l'apporto dei suoi tre compagni di scena è in ogni momento libero e autonomo, non soggetto a rigide disposizioni dettate dalla composizione, una cosa che ben si percepisce nel corso dell'ascolto. Le ispirazioni della musica vengono dai più diversi ambiti: c'è sicuramente la tradizione jazzistica, nel modo in cui le varie voci si intrecciano e in alcuni degli stilemi improvvisativi, ma c'è anche la cultura hindustana cara ad Ayassot, specie nelle sue introduzioni a taluni brani, quella africana, in alcuni passaggi ritmici, e quella classico-contemporanea. Tutto questo converge con molta spontaneità, essendo nelle corde dei musicisti che, di volta in volta, inseriscono le suggestioni che vengono poi sviluppate collettivamente.

Le otto tracce in cui si divide l'ora abbondante di musica sono tutte piuttosto lunghe e in parte prive di una vera discontinuità (le prime e le ultime due), in parte introdotte ora dall'uno, ora dall'altro musicista, per poi proseguire secondo una modalità mutevole, ma anche ben caratterizzata: è il soprano di Ayassot a guidare lo sviluppo, accompagnato in controcanto dal pianoforte di Santimone, al quale di tanto in tanto lascia il fronte scena, con la ritmica perlopiù impegnata ad accompagnare, sì, ma con licenza di offrire elementi tematici e, soprattutto, timbrici propri e originali. Il sassofonista si avvale del suo suono personalissimo, caratteristico dello strumento ricurvo, del suo fraseggio nervoso e della propria capacità di non ripetere mai una frase, per sviluppare un discorso che davvero sembra quello di una voce narrante cui manchi solo la semantica; il pianista, dal canto suo, muta costantemente il modo in cui interagisce con il sax, accompagnando in modo ora tradizionale, ora con iterazioni ossessive, ora svariando con cluster trasversali di note, ora riprendendo le linee del fiato e rielaborandole a proprio modo. Di Corini e Bandello, oltre l'apporto continuo, merita segnalare le belle, prolungate introduzioni rispettivamente di "Easy" e "Embè II."

Disco bellissimo che si riascolta ogni volta trovandovi cose nuove, formazione eccezionale che meriterebbe di suonare in ogni festival e jazzclub, anche perché questa è musica che diventa ancor più entusiasmante se vista nascere in diretta.

Personnel

Andrea Ayace Ayassot
saxophone, soprano
Giulio Corini
bass, acoustic

Album information

Title: Live in Lugano | Year Released: 2024 | Record Label: Flying Robert Music

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