Self Imposed Exile: Live from Steinway Hall
ByIl risultato è un lavoro sicuramente originale, estraneo ai sentieri più battuti, in cui un humus schiettamente contemporaneo-colto convive con la pratica improvvisativa (più nella prima che nella seconda suite, che ricorda vagamente certe pagine clarinettistiche di Stockhausen padre). Se in "Improvisation 1" Aaron Kruziki si divide infatti tra vari strumenti (con prevalenza, sia quel che sia, del sax soprano), in "Sounds from the Self-Imposed Exile" tutte le sue attenzioni convergono sul clarinetto canonico, accentuando l'impatto cameristico della musica.
Si respira qua e là un'aria di accademia (fisiologica, vien da dire), ma l'assoluta dignità del progetto è indiscutibile, in forza di un equilibrio degli ingredienti posti in gioco molto attento e rigoroso. Certi potenziali eccessi bozzettistici (cinque degli undici segmenti che compongono le due suite si aggirano sul minuto o poco più) non pregiudicano quindi la riuscita globale del lavoro, che trova comunque negli episodi più articolati (tipo "Shade for Swarm") i suoi momenti più alti.
Track Listing
Improvisation 1 (Wolfless, I Approach / Fly Try / Attritional / Sideways Mountain / Gravity Contest / Sugarhark); Sounds from the Self-Imposed Exile (Can it be Asked? / Repeat Gaze / Lily Slip-up / Shade for Swarm / Inevitable / Thrill).
Personnel
Aaron Kruziki: sax (soprano, contralto), clarinetto, clarinetto basso, piatti sacri tibetani; Jakub Rojek: pianoforte; Shaun Sutkus: sound engineering, impulse response.
Album information
Title: Live from Steinway Hall | Year Released: 2016 | Record Label: A-side Records
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