Pekka Pylkkänen Tube Factory: Listen!

Basta ascoltarlo per rendersi conto che il collega americano Bob Mintzer non scrive a vanvera quando dice nelle note di copertina che si tratta di un musicista e di una band fra le migliori in Europa. La Tube Factory suona un mainstream di stampo modale estremamente avanzato in cui la chitarra elettrica e le tastiere, usate con parsimonia, aggiungono accenti jazz-rock.

Un'altra caratteristica del sassofonista finlandese sono le sue capacità compositive e di arrangiamento. Il brano di apertura, "Rhythm Power," è già un programma, incalzante, con uno swing contagioso, fatto per svegliarsi e partire di buon umore. Il Sudamerica è presente con colori fatti propri dalla band nei due brani a seguire: "Escaping the Andes" e "Señor Alejandro". Un modo molto intelligente di suonare certi ritmi senza scadere nel posticcio!

Un mainstream così ben fatto si alza ben al di sopra dalla media delle produzioni europee, ponendosi a livello dei colleghi americani. Niente di nuovo e nessun tentativo di creare atmosfere ECM. Quello di Pylkkänen è un jazz fatto con una band che conosce benissimo il proprio mestiere. Una musica solida ed ispirata, che viaggia alla grande senza accessori inutili.

Come è ormai solito si tratta di un'autoproduzione, ma che ha almeno trovato spazio sui grossi distributori del web.

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