John O'Gallagher's Axiom: Line of Sight

Sopra un beat spezzato, una figurazione divisa in due o tre parti, il tema si inarca, si distende, acquista un andamento obliquo.

E’ il caso di molti brani di questo Line of Sight, del gruppo Axiom diretto dal sassofonista John O’Gallagher, con Tony Malaby pure ai sassofoni, John Hebert al basso e Jeff Williams alla batteria.

Si tratta di un quartetto di altissima levatura, attento solamente alla profondità della musica, lontano da ammiccamenti o lusinghe.

Gli intrecci di sassofoni - alto, soprano, tenore - evocano storicamente quelli di scuola tristaniana (e Lee Konitz firma non a caso le note di copertina), ma la struttura dei pezzi è vicina a quelli già sperimentati a suo tempo dalla scuola M-BASE.

O’Gallagher e Malaby lavorano rimanendo stretti attorno al tema, moltiplicandone ogni possibilità combinatoria (e in questo il maestro è Rollins), prediligono i tempi serrati, nervosi, pur trovando accenti di un lirismo toccante in “Leona”.

Le cavalcate incandescenti dei due soprani in “Revolving Doors” sono il vertice di un album eccellente, che conferma l’intelligenza di un solista come Tony Malaby e la lucidità compositiva del leader.

Splendida anche la prova della sezione ritmica.

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