Vinicius Cantuaria - Bill Frisell: Lagrimas Mexicanas

Soli con le proprie chitarre e la voce, i due evocano nelle dieci tracce del disco un mondo latinoamericano immaginario e reale al tempo stesso, che abbatte frontiere e permette così alla cachaça dei suoni brasiliani di mescolarsi con la tequila messicana grazie a un sapiente tocco post-coloniale che racchiude blues, piccole astrazioni urbane [in certi momenti il disco rimanda a atmosfere che abbiamo conosciuto in alcuni progetti di Arto Lindsay] e una dolcezza un po' ipnotica che alla fine ammalia.

Certamente chi ama il Frisell più sperimentale non troverà nelle note di Lagrimas Mexicanas particolari spunti di innovazione [alla fine si tratta di un lavoro "pop," nel senso più nobile del termine], ma il disco nel complesso è convincente e alcuni temi come "La Curva" o la splendida "Lagrimas de Amor" sono piccole gemme sussurrate con un pudore che oggi suona quasi violento.

Alta pasticceria sonora.

Visita i siti di Vinicius Cantuaria e Bill Frisell.

Comments