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Paul Austerlitz: Journey

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Paul Austerlitz: Journey
In copertina Paul Austerlitz si mostra ad un consueto clarinetto basso, all'interno del booklet invece si dedica a tirare fuori dei suoni da un clarinetto contrabbasso, cosa che gli riesce abbastanza bene, quando qua e là durante il disco suona l'inconsueto strumento.

Gli studi al Bennington College e l'incontro lì con Bill Dixon e Milford Graves hanno dato una base alle idee musicali di Austerlitz, che si è però poi dedicato alla professione di etnomusicologo dandosi allo studio di ritmi africani e caraibici. Il disco è una rassegna, al di là dei soliti ritmi danzerecci, di quello che si suona in isole dall`antica tradizione africana come Haiti.

Nelle precise note di copertina Austerlitz spiega con dovizia di particolari cosa fa e che "Underground Palo" è il primo esempio registrato di incontro fra jazz e palo, un ritmo in uso nella Repubblica Dominicana. Il disco è diviso in capitoli (come si addice ad ogni scrittore) ed al terzo si arriva ai più consueti bebop e merengue. Consueti per modo di dire, perché "Ornythology" di Charlie Parker è eseguito al clarinetto contrabbasso e con basso elettrico e tastiere elettriche insieme a strumenti ritmici. In mezzo anche un discreto assolo al clarinetto soprano. Il ritmo di merengue e l'originalità dell'approccio portano una ventata di novità che si fa ascoltare con piacere.

Anche il genere classico non sfugge all'irrequieto Austerlitz. "Santiago" è stata scritta per piano solo nel 1927 dal compositore dominicano Alberto Hernandez. L'esecuzione avviene in trio, con pianoforte, percussioni latine ed Austerlitz ad un clarinetto che cerca delle connessioni fra il jazz delle origini a New Orlenas ed i Caraibi.

Nel quarto capitolo passa pure al sax tenore, si avvicina a Sonny Rollins ("East Broadway Merengue") ed a ritmi che vanno anche per un pubblico non proprio abituato alle ricerche sul campo della musica latina. "Mountain's Music" ad esempio è con delle brave coriste alle spalle, comunque nei "paragrafi" successivi la voce di Michael S. Harper riporta tutto su versanti più austeri e riesce a fondere con convinzione le sue poesie con la musica.

In conclusione: un progetto riuscito, che mette insieme formazioni sempre diverse da un brano all'altro, poeti, jazz, ritmi inconsueti ed i clarinetti dell'autore.

Track Listing

Chapter One: In-vocation 01. Bara Súwà Yo (trad.) - 4:03; Chapter Two: Palo and Beyond 02. Underground Palo (Austerlitz) - 5:09; 03. One Peace (Austerlitz) - 6:15; 04. Journey (Austerlitz) - 9:23; 05. Thunder Flow (trad.) - 4:16; Chapter Three 06. Ornithology (C. Parker) - 5:25; 07. Sisterhood is Powerful (Austerlitz) - 5:26; 09. Santiago (Hernabez) - 3:53; Chapter Four: Poetry and Song 09. Mountain?'s Music (Austerlitz) - 4:02; 10. A Place Inside (Austerlitz) - 4:19; 11 East Broadway Merengue (Rollins/Austerlitz) - 6:46; 12. Two Poems (Austerlitz) - 1:56; 13. Wor-Consciouness-Arena (Austerlitz) - 8:28; Chapter Five Out-Vocation 14. Bara Súwà Yo Reprise (trad.) - 2:19.

Personnel

Paul Austerlitz
multi-instrumentalist

Paul Austerlitz (clarinetto, clarinetto basso e contrabbasso, sax tenore, voce); Barry Olsen (piano); Gustavo Rodrigue (tastiere); Angelina Taliaj (piano); Santi DeBriano (contrabbasso); Bernie Minoso (contrabbasso); Dave Zinno (contrabbasso); Juan Valdez (basso elettrico); Phoenix Rivera (batteria); Royal Hartigan (batteria); Wellington Valenzuelea (batteria); Kwaku Kwaakye Obeng (donno, campanacci); José Dulic (palos, baisé, guira, voce); Julio Figueroa (tambora, conga, bongo, guira); Michael S. Harper (poeta); Regie Gibson (voce recitante); Renee Cologne (voce).

Album information

Title: Journey | Year Released: 2009 | Record Label: Innova Recordings


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