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Il 44° Voll-Damm Barcelona Jazz Festival

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La penisola iberica, dal Portogallo alla Catalunya, è colpita dalla crisi economica tanto quanto l'Italia ma la nuova edizione del Barcelona Jazz Festival, che si apre il 30 ottobre, mantiene la sua fisionomia. Il numero di concerti è un po' diminuito rispetto a qualche anno fa ma il cartellone resta strepitoso: spazia dalle stelle del firmamento jazzistico come Sonny Rollins, Brad Mehldau e Chick Corea ai protagonisti del jazz contemporaneo (Omar Sosa, Fred Hersch, Esperanza Spalding, Bob Belden, Melody Gardot, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti) estendendo felicemente la scelta a due giovani regine del fado (Mariza e Carminho), alla scena soul (Mavis Staples, Lee Fields, The Earth, Wind & Fire Experience), al panorama ispanico (Michel Camilo con Tomatito) senza trascurare i giovani emergenti.

Il comune denominatore resta la qualità ed è questa la cosa che ci sentiamo di sottolineare: è facile seguire i gusti più popolari per fare cassetta e non sono pochi i festival che hanno imboccato questa strada. Il festival di Barcellona mantiene invece la sua integrità e questo è un segnale incoraggiante da elogiare.

Vediamo il programma da vicino. Sonny Rollins suonerà il 20 novembre col suo attuale sestetto accanto a partner collaudati: Clifton Anderson al trombone, Bob Cranshaw al contrabasso, Saul Rubin alla chitarra, Kobie Watkins alla batteria e Sammy Figueroa alle percussioni.

Brad Mehldau torna il 28 novembre con il celebrato trio (Larry Grenadier e Jeff Ballard) che ha inciso i recenti Ode e Where Do You Start.

A Chick Corea, Christian McBride e Brian Blade è invece affidato il concerto conclusivo, il 30 novembre al Palau de la Musica.

Sottolineamo con piacere che l'interesse per i protagonisti del jazz italiano è ormai una costante nel cartellone del festival. Enrico Pieranunzi offrirà un concerto in piano solo il 22 novembre con un omaggio a Bach, Händel e Scarlatti; Francesco Bearzatti torna col Tinissima Quartet due giorni dopo mentre i cinquant'anni di Paolo Fresu vengono festeggiati con diversi appuntamenti (il 30 ottobre in duo con Omar Sosa; l'11 novembre col quartetto Alborada ed il 12 nella speciale serata all'enoteca Monvínic).

Tra le altre cose di particolare spicco abbiamo il trio di Fred Hersch (John Hébert ed Eric McPherson) che ha appena pubblicato il magnifico Alive at the Vanguard. Suoneranno l'8 novembre. Ed ancora la collaborazione tra Michel Camilo e Tomatito (il 7/11).

Quest'edizione rivolge una particolare attenzione al canto femminile, entro e fuori i confini del jazz. Ricordiamo innanzitutto Melody Gardot (il 16/11) ed ancora la mitica soul singer Mavis Staples (il 4/11), le due voci più appassionanti del fado odierno, Mariza (l'8/11) e Carminho (il 18/11). La prima è forse l'erede più accreditata di Amalia Rodrigues mentre la seconda è la massima fadista rivelatasi in questi anni. Aggiungiamo la deliziosa blues singer China Moses (il 17/11), l'attrice e cantante portoghese Maria De Medeiros (il 12/11), l'eterea chitarrista e cantante Samantha De Siena (il 2/11) o la rivelazione Tamar McLeod Sinclair (il 16/11).

Guardando al versante canoro maschile non possiamo trascurare la presenza di Lee Fields col suo entusiasmante ritorno al soul anni sessanta (il 9/11). Con Fields rivive l'anima di James Brown e si rinnovano emozioni profonde. Assolutamente da non perdere, come gran parte del programma citato.

Ai concerti serali di cui sopra, si affiancano come tradizione numerosi appuntamenti al Conservatorio e in vari spazi cittadini.

Fin dagli ultimi anni Ottanta il festival è organizzato dalla società The Project, con la direzione artistica di Joan A. Cararach.

Per il programma dettagliato ed altre informazioni visita i siti di: Barcellona Jazz Festival e Blogspot Barcellona Jazz Festival

Foto di Evert-Jan Hielema (Rollins), Andrea Rotili (Fresu) e Hans Speekenbrink (Gardot).

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