Satoko Fujii: Hyaku: One Hundred Dreams
By
Inciso al DiMenna Center di New York nel settembre 2022, questo album è forse il migliore, il più importante e ambizioso, realizzato dalla pianista giapponese in tempi recenti (e sappiamo quanto corposa sia la sua produzione da un po' di anni in qua). Basta, da subito, scorrere i nomi coinvolti nel progetto (in special modo il "grande vecchio" Wadada Leo Smith) per rendersene conto. La musica, poi, ci toglie da ogni dubbio o imbarazzo: siamo di fronte a un lavoro perfettamente tornito (con quelle libertà, s'intende, che ulteriormente lo illuminano, qui come più o meno sempre accade, o dovrebbe accadere), intenzionale, strutturato con meticolosità, con quell'attenzione al dettaglio quanto al totale che non può mancare nel momento in cui si coinvolge un organico del genere (e magari, anche qui, in assoluto).
Ci sono situazioni di temperatura più squisitamente cameristica, alimentate in particolare dal fagotto ma anche da certi archettati di contrabbasso, e ci sono aperture più dirette, turgide, talora inclini all'antigrazioso, il tutto mirabilmente miscelato in un corpus globale che proprio nel suo non rigirare troppo a lungo attorno a stilemi (se così li possiamo chiamare) eccessivamente insistiti ha il suo principale pregio, la sua capacità di ergersi al titolo di opera nella sua accezione più nobile e qualificante.
Ognuno fa in pieno il suo dovere, sia allorché viene posto al centro del proscenio, sia quando deve comunque far sentire la propria voce (leggi: arricchire il totale di una significativa cifra individuale) negli insiemi. Disco prezioso e perfettamente conchiuso, quindi. Equilibrato proprio grazie a certi suoi (presunti) "squilibri."
Album della settimana.
Ci sono situazioni di temperatura più squisitamente cameristica, alimentate in particolare dal fagotto ma anche da certi archettati di contrabbasso, e ci sono aperture più dirette, turgide, talora inclini all'antigrazioso, il tutto mirabilmente miscelato in un corpus globale che proprio nel suo non rigirare troppo a lungo attorno a stilemi (se così li possiamo chiamare) eccessivamente insistiti ha il suo principale pregio, la sua capacità di ergersi al titolo di opera nella sua accezione più nobile e qualificante.
Ognuno fa in pieno il suo dovere, sia allorché viene posto al centro del proscenio, sia quando deve comunque far sentire la propria voce (leggi: arricchire il totale di una significativa cifra individuale) negli insiemi. Disco prezioso e perfettamente conchiuso, quindi. Equilibrato proprio grazie a certi suoi (presunti) "squilibri."
Album della settimana.
Track Listing
One Hundred Dreams: Part 1; Part 2; Part 3; Part 4; Part 5.
Personnel
Satoko Fujii
pianoIngrid Laubrock
composer / conductorWadada Leo Smith
trumpetNatsuki Tamura
trumpetIkue Mori
electronicsBrandon Lopez
bass, acousticTom Rainey
drumsChris Corsano
drumsSara Schoenbeck
bassoonAlbum information
Title: Hyaku: One Hundred Dreams | Year Released: 2022 | Record Label: Libra Records
Post a comment
About Satoko Fujii
Instrument: Piano
Related Articles | Calendar | Albums | Photos | Similar ArtistsFor the Love of Jazz
