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Helga Plankensteiner
ByPochi conoscono l’orchestra di Don Ellis. È un peccato. Una big band rock, funky, psichedelica, che suona ritmi da pallottoliere, effetti speciali, ironia e ricerca di nuove strade. È uno dei primi trombettista che negli assoli usa effetti tipo wah-wah, distorsori, ecc., cose che adesso vanno tanto di moda.
02. Duke Ellington - Paris Jazz Concert (Deltamusic - 1965).
Follia e poesia dal vivo. Un CD di Ellington deve esserci sempre a portata di mano per riportarci con i piedi per terra. Ascoltate la versione di “Chelsea Bridge“ di Paul Gonsalvez, uno dei miei sassofonisti preferiti. Un orchestra scatenata che si diverte e allo stesso tempo è drammaticamente seria.
03. Michael Blake - Blake Tartare (Stunt Records - 2005).
Bellissime composizioni con un senso drammaturgico della scaletta. Suoni moderni e assenza di virtuosismi. Una band compatta come purtroppo si sente raramente in Italia.
04. Dado Moroni - Insights (Jazz Focus - 1994).
È uno dei pianisti più perfetti in Italia e non solo.
05. Carmen McRae - Can`t Hide Love (Blue Note - 1976).
Una delle voci più originali del jazz in un contesto anni '70 con una fantastica big band. I brani di estrazione pop si trasformano radicalmente e rivelano qualità inaspettate.
06. Joe Zawinul - Brown Street (Birdjam - 2006).
Classici di un genio, forse sottovalutato, suonati da una big band con arrangiamenti di Vince Mendoza. Il mondo acustico si fonde con quello elettrico e non si capisce quando si passa dalle tastiere ai fiati. Musica difficile che suona facile e trasmette energia positiva.
07. Gerry Mulligan - Dream a Little Dream (Telarc - 1994).
Uno degli ultimi CD di Mulligan. I suoi soli sono un’unica melodia.
08. Carla Bley - The Very Big Carla Bley Band (Watt - 1991).
Una delle poche donne non cantanti che hanno lasciato un segno nella storia del jazz. Come ottenere grandi risultati con pochi mezzi molto efficaci. Essenzialità e semplicità, ironia e idee (anche politiche) molto chiare.
09. Dexter Gordon - Great Encounters (Columbia - 1978).
L’energia estatica di una jam session da manuale è catturata in questo splendido CD da due grandi tenori Dexter Gordon e Johnny Griffin. Nei loro assoli tutti e due vanno fino, se non oltre, i propri limiti. Da ascoltare quando si è un po’ giù di tono.
10. Stefano Senni - Saul Bass (El Gallo Rojo - 2007)
Una musica interessante con una formazione insolita (2 chitarre, basso e batteria), piena di atmosfera.
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