Ran Blake: Grey December. Live In Rome.
ByNegli ultimi quattro anni la Casa del Jazz di Roma, su iniziativa di Luciano Linzi, ha invitato Blake due volte: la prima in duo con il chitarrista Dave Fabris (2007), la seconda da solo al pianoforte (2010). E' quest'ultima ad essere documentata, con il CD edito dalla Tompkins Square. Che forse non è all'altezza dei precedenti All That Is Tied e Driftwoods, ma conferma comunque un magistero al di fuori di qualsiasi corrente.
Blake ha seguito la sua meravigliosa eccentricità infischiandosene della parlata jazzistica in voga. Cultore del cinema noir, didatta appassionato - il suo metodo di "ear training" ha avuto una certa influenza... -, sedotto dal canto soul, jazz e pop, apostolo della Third Stream Music, massimo esperto di Thelonious Monk. Ora può distillare il suo pianismo senza l'ansia della trasformazione dei linguaggi, e districare la matassa delle sue dissonanze porgendo un programma quieto, rarefatto, di nobile serenità.
Certo l'ascoltatore non può fidarsi ancora di quel lento incedere melodico, prima o poi arrivano le staffilate di quegli accordi densi, acuti, che sospendono in una nuvola la musica. O quegli straniamenti improvvisi che spezzano le simmetrie delle strofe e conducono altrove, aprendo varchi oscuri.
La pietra angolare del concerto sembra essere la versione di "You Stepped Out of a Dream," che riannoda lo stile di Blake con quello, folgorante, della giovinezza, spesso modellato a fianco della immensa Jeanne Lee. Qui l'uso del pedale è fortemente espressivo, le armonie avvolgenti creano uno spazio ambiguo, il tema è scavato in profondità ed emerge a mala pena. Ran Blake governa il pianoforte con tocchi decisi, soppesando ogni singola nota, proponendo diverse opzioni di sviluppo in ciascuna sequenza. Niente è scontato. E l'atmosfera di indeterminatezza procede nel lungo epilogo del disco, densa meditazione su Abbey Lincoln, aperta dalla citazione di "Driva' Man" e segnata da divagazioni e riferimenti che potete decifrare con calma.
La prima parte del CD presenta una serie di pezzi legati insieme molto più quieti, in cui un'idea sfocia nell'altra, soffermandosi su alcune novità del pianista (tra cui una dedica a Barack Obama) e standard che riprendono la vecchia passione di Blake per i cantanti, come una stralunata "Let's Stay Together" di Al Green, legata a "Brazil"; oppure l'immortale "We'll Be Together Again," fino a "Nature Boy".
Un ascolto vivificante.
Track Listing
01. Cry Wolf (Ran Blake); 02. Obama (Blake); 03. Magic Row (Gunther Schuller); 04. Let's Stay Together / Brazil (Al Green - Ari Barroso); 05. Winter In Madrid (Roland-Cascales); 06. We'll Be Together Again (Carl Fisher); 07. Field Cry (Willis Laurence James); 08. Nature Boy (Eden Ahbez); 09. Luciano (Blake); 10. Mingus (Mingus-Blake); 11. You Stepped Out of a Dream (Nacio Herb Brown); 12. Inspiration Abbey Lincoln (Lincoln-Blake).
Personnel
Ran Blake (Pianoforte).
Album information
Title: Grey December. Live In Rome. | Year Released: 2011 | Record Label: La Fontaine
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