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Graham Collier: Graham Collier's Hoarded Dreams

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Graham Collier: Graham Collier's Hoarded Dreams
Per quest'inedito di Graham Collier non è esagerato parlare di tesoro ritrovato.

Nel 1983 il compositore e bandleader inglese ebbe carta bianca per presentare al festival di Bracknell una sua composizione e scegliere l'organico più adeguato per eseguirla. Collier scrisse la suite Hoarded Dreams e formò un'orchestra stellare. La sezione trombe comprendeva Kenny Wheeler, Tomasz Stanko, Ted Curson e Manfred Schoof, ai tromboni c'erano Conny Bauer ed Eje Thelin, al sax baritono John Surman, al piano Roger Dean, tanto per citarne alcuni.

Collier è poco noto in Italia ma è stato uno dei migliori arrangiatori inglesi con una chiara propensione verso l'estetica contemporanea. Prima d'occuparsi d'insegnamento (ha diretto il dipartimento jazz della Royal Academic of Music), di produzione discografica, pubblicazione di libri e composizioni per il cinema, ha guidato alcune formazioni con i massimi solisti britannici degli anni settanta.

Quest'opera è probabilmente il suo lavoro migliore. Si sviluppa per settanta minuti in un'inventiva e serrata sequenza di quadri diversi, dove lunghi assoli si fondono con coerenza in collettivi di grande tensione, caratterizzati da una carica spesso esplosiva. L'estetica di fondo si colloca tra la Vienna Art Orchestra, Gil Evans elettrico, Don Ellis e Mike Westbrook. Tra gli orchestratori attuali che l'hanno preso a modello c'è indubbiamente Django Bates. Pur rispettando le coordinate di fondo della tradizione orchestrale moderna, la big band di Collier ne forza continuamente i confini con marcati episodi free. Come spiega lo stesso leader nelle note di copertina, "La struttura è semplice e presenta tutti i musicisti in assolo in situazioni che sono influenzate fortemente da strutture scritte e da interrelazioni d'idee da un capo all'altro del pezzo. Essenzialmente c'è un processo a tre dimensioni: il compositore è stato influenzato dalla presenza dei singoli improvvisatori, questi dalla scrittura e tutti dall'interplay tra questi elementi e l'atmosfera complessiva della performance".

Non c'è molto altro da aggiungere. Sottilineamo solo la forza coinvolgente di alcuni episodi. La Part 2 vede esemplari assoli di Manfred Schoof, John Surman e Ted Curson. Quella seguente inizia in modo lirico per poi aggrovigliarsi in un bruciante assolo del sassofonista Juhanni Aaltonen e un magistrale intervento di Kenny Wheeler. Anche la Part 4 ha due facce: una metà astratta, con maestosi collettivi e paesaggi evansiani (suggestivi impasti di tuba e flauto) ed un'altra swingante e ricca di drive.

Un disco esemplare, da non lasciarsi sfuggire.

Track Listing

Hoarded Dreams 01. Part 1 - 2.53; 02. Part 2 - 14.30; 03. Part 3 - 11.21; 04. Part 4 - 10.30; 05. Part 5 - 14.35; 06. Part 6 - 13.54; 07. Part 7 - 2.30. Opera composta da Graham Collier

Personnel

Kenny Wheeler
flugelhorn

Kenny Wheeler, Henry Lowther, Manfred Schoof, Tomasz Stanko, Ted Curson (trombe); Malcom Griffiths, Eje Thelin, Conny Bauer (tromboni); Dave Powell (tuba); Geoff Warren, Juhanni Aaltonen, Art Themen, Matthias Schubert, John Surman (sassofoni, flauti, oboe); John Schröder, Ed Speight (chitarre); Roger Dean (piano); Paul Bridge (contrabbasso); Ashley Brown (batteria e percussioni); Graham Collier (composizione e direzione).

Album information

Title: Graham Collier's Hoarded Dreams | Year Released: 2007 | Record Label: Cuneiform Records


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