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Stefano Bollani - Massimo Altomare: Gnòsi delle Fanfole [Libro + CD]
ByChi prenda in mano il libro di Baldini Castoldi Dalai nel quale è stata ripubblicata da poco la raccolta (la cui prima edizione risale al 1978, ma la cui composizione è durata lunghi anni della lunga vita di Maraini, nato nel 1912 e morto nel 2004) rimarrà immediatamente folgorato fin dalla prima poesia, “Il lonfo”. Il quale - vi si legge - “non vaterca né gluisce / e molto raramente barigatta, / ma quando soffia il bego a bisce bisce / sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta”...
Ancor più folgorato rimarrà il lettore quando, cercando - com’è naturale e, al tempo stesso, stolto - ottusamente di capire il senso delle strofe, si volgerà alle note poste a fondo pagina poste dal Maraini, e scoprirà così la spiegazione di “...raramente barigatta: non esistono testimonianze dirette che possano suffragare la teoria che ogni lonfo - in gioventù o nell’età matura - sia solito barigattare. Vittoria Contini Serpieri, nel suo Tutto quello che avreste voluto sapere sul barigatto ma non avete mai osato chiedere! (Edizioni La Lanterna, Genova, 1937), tratta ampiamente l’argomento ma nel pur esauriente testo non fa alcun cenno né al lonfo né ai lonfoidi in genere”...
La lettura delle sedici poesie metasemantiche è una gioia sabbatica dello scherzo e dell’immaginazione, che non si sa se sia più dotta o più popolaresca, ma forse, semplicemente, fa virtù del suo pescare da entrambe le parti. L’invenzione è continua, e per goderla bisogna parteciparvi, inventandosi a propria volta i significati “giusti”, che poi - bello nel bello - possono cambiare di lettura in lettura.
Di fronte a questo, non stupisce che un geniale burlone come Stefano Bollani, grande giocoliere dei linguaggi non solo musicali (clicca qui per leggere una sua intervista), abbia adocchiato la Gnòsi delle Fanfole già molto tempo fa, quando a metà anni ’90 decise di metterla in scena assieme alla voce e alle chitarre di Massimo Altomare, suo collaboratore in numerose eclettiche avventure. Al centro dell’idea musicale, per rimanere prossimi allo spirito della “metasemantica”, il tentativo “di comporre canzoni che ricordassero qualcosa di già esistente senza sconfinare nel plagio (…) giocando a inventare un mondo dove gli elementi erano riconoscibili ma venivano usati in maniera diversa, per creare sonorità inedite”.
Riunito un gruppo di musicisti (tra i quali già figurava Mirko Guerrini, ancor oggi suo frequente compagno di viaggio, e tra gli altri la violinista Beatrice Bianchi, il chitarrista Riccardo Onori, il contrabbassista Milko Ambrogini e il batterista Walter Paoli) che all’epoca proposero spesso il lavoro anche dal vivo, il disco uscì nel 1998 per una piccola etichetta, la Sonica, che fallì subito dopo. Ne furono ahinoi vendute solo 1200 copie, nonostante la genialità, l’ottimo risultato - molti i brani nei quali la ricerca di sonorità inedite nella loro riconoscibilità riesce nel suo intento - e il plauso dello stesso Maraini - “Avevo sempre sognato qualcosa di simile! Ora posso finalmente ringraziare Massimo Altomare (ahi, che bel fanfolico nome!) e Stefano Bollani d’aver risposto telepaticamente al folle silenzioso invito” - che del resto aveva sempre detto che la poesia metasemantica necessitava di esser letta ad alta voce, se non cantata.
Ma il ricordo rimase, spingendo molti a chiederne una riedizione. Che esce adesso, non come semplice disco, ma come libro di poesie con CD allegato. La registrazione è stata in parte rivista, ma - a detta degli autori - rimane nella sostanza fedele alla prima. L’aggiunta forse più toccante è la prima traccia, nella quale, con l’accompagnamento di Bollani al pianoforte, è lo stesso Maraini a recitare Il giorno ad urlapicchio con la sua voce e il suo accento toscano, che - come ancora annotano Bollani ed Altomare - “in bocca a lui, che parlava dodici lingue e aveva girato il mondo, sembra venire davvero dai maberi di un tempo agglutinato”.
È del tutto superfluo dire che privarsi di questo libro/CD è un’ungra dissalaggine, mentre farlo mancare in bella vista nella propria libreria/discoteca è aggognamente russilioso.
Track Listing
1. Fosco - 1:04; 2. Il lonfo - 2:19; 3. E gnacche alla formica - 2:33; 4. Ballo - 3:11; 5. Fiore secco in libro vecchio - 2:58; 6. Il giorno ad urlapicchio - 3:11; 7. Gli Arconti dellUrazio - 3:04; 8. Dialogo celeste - 2:02; 9. Prato - 2:33; 10. Budrioso meriggio - 1:09; 11. Via Veneto - 3:48; 12. Chiesa - 2:01; 13. Gnòsi - 1:07; 14. Che fanno? - 2:32; 15. Le pietre rare - 2:13; 16. Sdràfanico mistero - 1:32; 17. Il vecchio Troncia - 3:23; 18. Solstizio d'estate - 2:24; 19. circuito dell'anima - 1:49; 20. Dulcibana - 1:07; 21. Bottiglie - 2:40 Musiche di Massimo Altomare e Stefano Bollani, testi di Fosco Maraini
Personnel
Stefano Bollani
pianoMassimo Altomare (voce, chitarra), Stefano Bollani (voce, pianoforte, fisarmonica), Beatrice Bianchi (violino), Mirko Guerrini (sassofoni, flauto, clarinetti), Riccardo Onori (chitarre elettriche e acustiche), Milko Ambrogini (contrabbasso, basso elettrico), Walter Paoli (batteria, percussioni), Fosco Maraini (voce in 1), Emy Berti (voce in 6, 16, 17), Riccardo Pangallo (rap in 14), Simona Bencini, Jeppe Catalano, Emanuele Fontana, Lorenzo Piscopo, Massimo Altomare, Stefano Bollani, Emy Berti (cori)
Album information
Title: Gnòsi delle Fanfole [Libro + CD] | Year Released: 2008 | Record Label: Diving Duck Recordings
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