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Matteo Paggi: Giraffe
ByLa musica dell'album, e di quel concerto, è un buon mix di tradizione e innovazione: i brani sono infatti nel solco del modern jazz, con strutture aperte e alcuni radicali cambi di scenario, pur conservando sia impronta narrativa, sia chiari spazi d'assolo, caratterizzati da una tendenza all'ascesa dinamica. Questo è evidente soprattutto nella formazione del 2024, che si avvale della spinta e degli assoli contrapposti del leader, che al trombone ha verve, fantasia e controllo del suono, e dell'eccellente Simoni, che al contralto duetta benissimo con Paggi e inanella dei soli intensi, estremamente vari e mai ripetitivi. Ottimo il supporto di Ho Chin Kiat, mentre la Sakai brilla per nitidezza alla tastiera. L'iniziale "Ham and Sun," pur aperta con rilassatezza dal piano, è poi esemplare per progessività e intensità, mentre "Ricordo" ha una doppia identità, grazie a un brusco e sorprendente cambio di scena che la trasforma in un singolare carosello di ispirazioni diverse. "Things That Build Concepts" ha un filo conduttore più lineare, scandito dagli assolieccellenti quelli di Simoni e Sakai, qui più classicheggiante e anche in questo caso basato sulle oscillazioni dinamiche. "Cantiere," ultimo brano del quintetto 2024, è inizialmente dominato ancora dal contralto su stilemi neobop e poi, dopo un breve sipario da big band, dal trombone di Paggi, che attinge ecletticamente a più stili, armonizzando il tutto con la sua esuberante pronuncia strumentale.
Dopo una traccia di silenzio, "Once I Got a Llama," che funge da separatore delle due diverse parti del disco, i tre brani successivi sono maggiormente incentrati su Paggi: lirico, con l'accompagnamento dal bel piano di Yunah Han in "Return"; più aggressivo ed espressivo in "Gero," dove fa la sua parte anche la tromba di Del Vescovo e l'intera formazione dà vita a un suono più collettivo, con un consistente contributo di Voeykov al basso elettrico e Vroon alla batteria; scoppiettante e istrionico nella conclusiva "Slow my Skiing," una più tradizionale collana di assoli nella quale brillano ancora la Han e Vroon. Complessivamente i tre brani lasciano la sensazione di una formazione più ritmica e maggiormente caratterizzata dalla batteria rispetto a quella del 2024, invece più organica e complessa nelle sue tessiture.
Un disco ben suonato e ben registrato, non banale e che si ascolta con piacere, vetrina per artisti non ancora notissimi, ma tutti di grandi qualità, sui quali spiccano oltre a Paggi, già ben lanciato sulla scena non solo nazionale l'altosassofonista Lorenzo Simoni e le due pianiste.
Track Listing
Ham and Sun; Ricordo; Things that Build Concepts; Cantiere; Once I Got a Llama; Return; Gero; Slow My Skiing.
Personnel
Matteo Paggi
tromboneLorenzo Simoni
saxophone, altoMasako Sakai
pianoAndrea Carta
drumsAndrea Del Vescovo
trumpetYunah Han
pianoMisha Voeykov
bass, electricSaid Vroon
drumsAlbum information
Title: Giraffe | Year Released: 2025 | Record Label: Jam/Unjam
Tags
Matteo Paggi
Album Review
Neri Pollastri
Giraffe
Jam/UnJam
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