Home » Articoli » Multiple Reviews » Garrison Fewell: Flawless Dust / Unbroken Circuit
Garrison Fewell: Flawless Dust / Unbroken Circuit
BySi tratta di due duetti, pressoché totalmente improvvisaticom'era costume del chitarrista statunitensee perciò basati sulla interazione dialogica con l'altro musicista. Per molti aspetti simili, i dischi si differenziano in relazione al diverso strumento e al diverso partner che in ciascuno affianca la chitarra di Fewell: il sassofono soprano di Gianni Mimmo in un caso e la chitarra di Maurizio Brunod nell'altro.

Flawless Dust
Long Song Records
Valutazione: * * * ½
Il lavoro con Mimmo, Flawless Dust, è il secondo in ordine di uscita ma in realtà il primo a essere stato registrato, il 31 ottobre del 2014, giusto sei giorni dopo il concerto di Fewell con Boris Savoldelli al Jazz&Wine of Peace di Cormons, che avemmo modo di seguire.
Dei due è il più complesso all'ascolto, per il modo articolato e obliquo in cui entrano in contatto le linee dei due strumenti e per il fraseggio ritmico e frammentato del soprano di Mimmo. Né questi, né Fewell eccedono però in tecnicismi, con il sassofonista che si spinge solo occasionalmente nell'uso dei sovracuti di cui è maestro e il chitarrista che, pur facendo uso di pedali e distorsioni, rimane su un'espressività piuttosto immediata e lineare.
Le atmosfere sono mutevoli, ora più pressanti, ora un po' più rilassate, per la realizzazione di un lavoro assai fruibile, dai suoni nitidie si sa quanto Mimmo sia attento a questo, memore della lezione di Lacye che si distende nelle sue nove, coerenti tracce in una dimensione fortemente drammatica, ma sempre permeata di una tensione eterea.

Unbroken Circuit
Caligola Records
Valutazione: * * * * ½
L'altro disco, Unbroken Circuit, è stato registrato poco più di due mesi più tardi, il 10 gennaio 2015, circa sei mesi prima della scomparsa di Fewell, e ha invece una cifra marcatamente lirica e poetica, si potrebbe dire perfino trascendente.
Le due chitarre anche in questo caso fanno uso di vari artifici tecnici, ma si muovono in modo stilisticamente complementare: l'una propone temi lirici, ora brevi ora più prolungati, talvolta con approccio acustico; l'altra invece suggestioni e screziature timbriche tipicamente elettriche, con maggior uso di supporti tecnici, rumori espressivi, sonorità auliche. Il tutto su tempi prevalentemente lenti e dinamiche spesso rarefatte, ma sempre espressivamente molto intense, così da comporre un lavoro al tempo stesso affascinante e sempre imprevedibile, evocativo ma articolato e complesso.
Una di quelle occasioni, non rare ma neppure scontate, nelle quali l'improvvisazione radicale si coniuga con la poesia.
Entrambi i lavori sono uno splendido, ancorché malinconico ricordo di una persona dal grande spessore non solo artistico ma anche umano, come ben testimoniano coloro che lo hanno frequentato e che viene dimostrato dal modo in cui Fewell ha vissuto quello che sapeva essere l'ultimo frammento della propria esistenza: suonando, con dedizione, grande classe e stupefacente serenità, fino all'ultimo. Quella serenità che aveva durante e dopo il concerto cui assistemmo personalmente e documentata dalle foto che corredano Unbroken Circuit, firmate da Luca D'Agostino e Luciano Rossetti, peraltro anche produttori del disco oltre che amici di Fewell.
Elenco dei brani e dei musicisti:
Flawless Dust:
Garrison Fewell: chitarra eletterica, percussioni; Gianni Mimmo: sax (soprano).
Flawless Dust; Song; Coherent; News From Beyond; Struggente; Other Song; A Floating Caravan; Other Chat; Grainy
Unbroken Circuit:
Garrison Fewell: chitarre elettrica e acustica, chitarra preparata, archetto, percussioni; Maurizio Brunod: chitarra elettrica, loop, live sampling.
Ayleristic; Karnataka; Mississipi Moon Clouds; Ascent (for Ram Narayan); Red Air; Unbroken Circuit; Ayleristic II.
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
