Vladimir Denissenkov: Feeling & Passion

Nato a Chernovtsy (ex-Unione Sovietica, oggi Ucraina) nel 1956, Vladimir Denissenkov è il più conclamato specialista di bajan, ovverossia la fisarmonica russa. Diplomatosi al conservatorio di Mosca, nella cui filarmonica ha militato per tutti gli anni Ottanta, con la caduta del Muro ha iniziato a infittire i suoi tour in giro per il mondo, decidendo fin dal 1995 di stabilirsi in Italia (dove ha collaborato fra gli altri con Fabrizio De André—"Prinçesa," in Anime salve—Moni Ovadia, Ludovico Einaudi e le attrici Licia Maglietta, Ottavia Piccolo e Lella Costa), per l'esattezza a Milano, dove appunto questo album in totale solitudine (ciò che per lui non è del resto una novità) è stato registrato nel dicembre 2013.

Le composizioni raccolte, tutte di Denissenkov tranne "The Flight of the Bumble Bee," di Rimsky-Korsakov, e "Utushka Lugovaia," di Viktor Gridin, a sua volta specialista del bajan (1943/98), recano spesso dediche esplicite e recuperano materiale anche attempato. Vi si alternano momenti più incalzanti, a tratti virtuosistici, come l'iniziale "Chasing Ogres," e altri più contenuti, persino introspettivi, come "Nostalgia," o "Solitudine," di temperamento quasi organistico, o, ancora, più articolati, onnicomprensivi, com'è il caso di "Luciana's Dream."

Si procede in questa alternanza sino al termine dell'album, tra opulenza e ripiegamenti, non disdegnando reminiscenze chiesastiche e afrori di varia natura.

Disco illuminante e prezioso, pur con qualche inevitabile ripetitività.

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