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Sylvie Courvoisier - Ellery Eskelin: Every So Often
ByForse nella dimensione del trio la gamma delle sequenze formali più numerose e il campo di azione più ampio rendeva la musica meno ermetica, fatto sta che questo Every So Often richiede un impegno da parte dell'ascoltatore decisamente maggiore.
I punti in comune con il precedente CD della Cam però non mancano, a partire dall'improvvisazione costruita su un dialogo fruttuso e basato alternativamente sull'intesa e sul contrasto dei due strumenti con il dolente suono tipico di Eskelin che trova un alter ego assoluto nella pioggia fittissima di note della svizzera. Una sorta di triangolazione viene recuperata quando la pianista "prepara" alcune ottave della tastiera innescando un gioco ben equilibrato tra improvvisazione pianistica e percussione su cui si innesta bene l'intervento del sassofono ("Open Channel" e "Processing").
Ancora una volta ci sembra di individuare uno sguardo rivolto non solo all'improvvisazione ma anche alla musica contemporanea post-dodecafonica con cui il cubismo disarmonico di questo lavoro sembrerebbe evidentemente avere delle assonanze.
Track Listing
Moderato Cantabile; Architectural; A Distant Place; Every So Often; Open Channel; Accidentals; Wave Off; Blind Spot; Processing.
Personnel
Ellery Eskelin
saxophone, tenorEllery Eskelin: tenor saxophone; Sylvie Courvoisier: piano.
Album information
Title: Every So Often | Year Released: 2009 | Record Label: Prime Source
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About Ellery Eskelin
Instrument: Saxophone, tenor
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