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Europart Quartet di Mauro Negri

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Mantova Jazz

Circolo Arci Tom - Mantova - 02.04.2011

Il 2 aprile 2011 il penultimo concerto di Mantova Jazz al Circolo Arci Tom, ha presentato in anteprima l'Europart Quartet, nuovo progetto di Mauro Negri che ha coinvolto tre eccellenti strumentisti europei: il trombonista Georgi Kornazov, il contrabbassista Georg Breinschmid e il batterista Mauro Gonzi.

Com'è noto sono tre componenti della Vienna Art Orchestra, già colleghi di Mauro Negri, che vi ha militato per due anni. Si conoscono quindi bene e la lunga frequentazione ha consentito di raggiungere da subito un eccellente risultato. Il giorno successivo il concerto il quartetto è entrato in sala d'incisione per un disco che uscirà per l'etichetta TRJ col nome Human. Il nuovo repertorio, e quindi il disco, è dedicato a grandi personaggi storici originari di Mantova o che l'hanno frequentata nel corso degli anni. Personaggi come Virgilio, Leon Battista Alberti o Andrea Mantegna.

Mauro Negri è ben noto e apprezzato in città ed ha richiamato un consistente pubblico che ha partecipato con calore. Vista la pregnanza del concerto, del resto, non sarebbe stato possibile il contrario.

Il concerto è iniziato con la luminosa ballad "Pandora," uno dei brani storici di Negri che risale agli anni del Trapezomantilo e che ha visto i solisti sfilare in sequenza, improvvisando sulle delicate armonie del tema.

Il primo brano del nuovo repertorio, "Leon Battista Alberti" ha dato la piena misura dell'estetica entro cui si muove la formazione: un jazz contemporaneo ai confini col free, dalla forte impronta ritmica, carico di tensione e dai sontuosi assoli. Formidabile perno ritmico era (ed è stato per tutta la serata) Georg Breinschmid al contrabbasso mentre Kornazov ha regalato il primo dei suoi vibranti assoli.

A metà del percorso Breinschmid ha preso in mano l'archetto, aprendo un quadro d'astratto camerismo su cui Mauro Negri al clarinetto ha costruito un fantasioso intervento, vorticoso e incalzante. Dopo un potente assolo del bassista, dal voluminoso respiro, la sequenza tematica del collettivo ha concluso il brano. Molte e differenti suggestioni sono emerse delle composizioni seguenti, che è ovviamente impossibile definire nei particolari. In un gruppo dove ogni artista ha modo d'esprimere la propria individualità, i temi costituiscono una struttura di riferimenti flessibile che fa scaturire sorprendenti relazioni. Ascoltare il clarinetto e il contralto di Negri è sempre un'esperienza avvincente e la forza ritmico-espressiva dei suoi nuovi partner ne stimola tutta la creatività.

Attendiamo con ansia la pubblicazione del disco.

Foto, di repertorio, di Davide Susa.


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