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Domenico Caliri
Fresco quanto trasparente nelle costruzioni del suono orchestrale. L'ultima firma geniale di un grande compositore.
02. Miles Davis Quintet - Nefertiti (Columbia - 1967).
Forse uno dei capolavori assoluti degli ultimi decenni, ascoltato centinaia di volte. Tony Williams ragazzino, talento sublime. Una grande lezione di musica live in studio.
03. Miles Davis - Bags Groove (Prestige - 1954).
Una delle incisioni a mio avviso più belle del periodo "filologico" di Miles. Un esempio per chi voglia avvicinarsi al mainstream in chiave moderna.
04. Dave Holland Quintet - Seeds of Time (ECM - 1985).
Quintetto degli anni '80, con Steve Coleman molto giovane, Kenny Wheeler, Julian Priester e un grande Marvin "Smitty" Smith. Una registrazione ricca, varia e molto fluida.
05. Alfred Schnittke - Sonata. Monologue. Concerto Grosso (Dynamic - 1995).
Registrazione del '95. Composizioni, nell'ordine, del '68, '89 e '77. Tre capolavori di un genio mai sufficientemente apprezzato.
06. Igor Stravinskij - Le Sacre du Printemps diretta da Leonard Bernstein (Deutsche Grammophon - 1983).
Qualsiasi commento è superfluo: un disco indispensabile.
07. John Coltrane - John Coltrane (Warner Jazz).
Una bellissima raccolta del periodo '57/'60, da "Giant Steps" a "Naima", "Bahia", "Lush Life"...
Tante perle in una selezione che fa bene all'anima.
08. Thelonius Monk - Thelonious Monk with John Coltrane (Riverside - 1957).
Un’incisione decisamente storica. Anche qui, pochi commenti... basta ascoltare.
09. Juilliard String Quartet - Beethoven, quartetto op. 135. Berg, Suite Lirica.
Un percorso sonoro intelligente e progressivo. Dalle armonie classiche (e già moderne) del primo a quelle più asciutte e ciniche del secondo. Esecuzione ottima.
10. Il decimo disco è uno spazio ideale in cui si ascolta il silenzio, e non più un disco dietro l'altro. L'ombra del suono è la pausa. Ogni tanto, cerco di riposare l'orecchio.
Foto di Luciano Rossetti
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