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Delta Saxophone Quartet: Dedicated to You... But You Weren't Listening - The Music of Soft Machine

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Delta Saxophone Quartet: Dedicated to You... But You Weren't Listening - The Music of Soft Machine
Un improbabile progetto, come quello che vede la musica dei Soft Machine affidata ad un quartetto di sax che si occupa normalmente di musica da camera d’avanguardia, si rivela invece un azzardo perfettamente riuscito e questo eccellente album, pubblicato dalla Moonjune Records, rimarrà certamente una pietra miliare sia per la carriera artistica dei quattro non più giovanissimi musicisti anglofoni che compongono il quartetto di sax, sia per l’eredità artistica del gruppo di Canterbury che ha lasciato tracce indelebili nella musica del secolo che ci siamo lasciati alle spalle meno di dieci anni fa.

Il Delta Saxophone Quartet, fondato oltre venti anni fa, normalmente si muove, come detto, più sul versante della musica di avanguardia che non su quello del jazz e tanto meno del rock. Ma nelle loro capaci mani la musica dei Soft Machine, gruppo che non è mai stato ben etichettabile ma che ha tenuto sapientemente i piedi in questi due generi, prende ulteriore vita e si riorganizza nello spazio come solo le aeree sculture di Alexander Calder e Jean Tinguely sanno fare.

I brani scritti da Hugh Hopper, Mike Ratledge, Robert Wyatt e Karl Jenkins si materializzano come oggetti ‘mobili’ che si muovono e si assestano sotto il soffio del vento. Delicate sculture pluridimensionali che prendono una vita propria e corrono incontro al destino senza alcuna paura. Persino le tre composizioni scritte da Karl Jenkins, nel periodo meno eccitante dei Soft Machine, quello del jazz-rock un po’ schematico e codificato, riescono a brillare di luce propria, lontane dalla meccanicità dei riff, perse nel tempo e nello spazio.

Alcuni brani sono stati scritti appositamente da membri del Delta Saxophone Quartet, ma la fonte di ispirazione è sempre ben focalizzata attorno ai lavori dei Soft Machine. Anche gli arrangiamenti, commissionati a moderni compositori che fanno parte del giro di amici del quartetto, sono caratterizzati da una unità di intenti del tutto rimarchevole. In particolare, vogliamo segnalare la bellissima “Outrageous Moon” che si ispira alla “Moon in June” di Robert Wyatt e alla “Out-Bloody-Rageous” di Mike Ratledge e che mette in campo il momento forse più poetico di un album che è tutto da gustare e da riascoltare. Senza dimenticare la esotica “Noisette” piena di rughette deliziose e la perfetta “Facelift” che vede in campo anche il basso ospite di Hugh Hopper, per una versione che appare e scompare nelle nebbie del tempo.

Track Listing

01. Dedicated; 02. Facelift; 03. Somehow With The Passing Of Time….Kings & Queens 33 Years Later; 04. Mousetrap; 05. Everything Is You; 06. To; 07. Outrageous Moon; 08. Aubade; 09. Noisette; 10. Floating World; 11. You; 12. The Tale Of Taliesin; 13. Dedicated To You; 14. Epilogue

Personnel

Graeme Blevins (sax soprano); Chris Caldwell (sax baritone); Tim Holmes (sax tenore); Pete Whyman (sax alto); Hugh Hopper (basso e loops nel brano ‘Facelift’); Morgan Fisher (voce, hurdy gurdy e manipolazioni elettroniche nel brano ‘Outrageous Moon’)

Album information

Title: Dedicated to You... But You Weren't Listening - The Music of Soft Machine | Year Released: 2008 | Record Label: Moonjune Records


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