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Matt Ulery: By a Little Light

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Matt Ulery: By a Little Light
Da qualche tempo a questa parte si va affermando una generazione di musicisti dalla prospettiva musicale decisamente indirizzata verso l'aspetto compositivo/organizzativo del fare musica. Che avvenga attraverso ensemble di stampo jazzistico (lo splendido Overseas IV di Eivind Opsvik ne è una recente testimonianza) o con formazioni dalle caratteristiche più vicine alla musica classica e contemporanea (è il caso di questo By a Little Light di Matt Ulery), poco importa.

Il comune denominatore non è quello di fornire l'ennesima ricetta sulle varie forme possibili di convivenza tra scrittura e improvvisazione, bensì di utilizzarle come strumenti, alla pari di altri, utili alla ricerca di una sintesi tra le varie influenze stilistiche e di genere, per un risultato che, prendendo a prestito la definizione di Giorgio Gaslini, potremmo definire di musica totale.

Matt Ulery, contrabbassista come Opsvik, è l'ennesimo talento scoperto da Dave Douglas e, con il doppio CD By a Little Light, dà alle stampe il suo progetto più ambizioso. Riunendo, anche fisicamente, le due anime principali dell'incisione, il classico trio piano- basso-batteria più alcuni membri dell'Eight Blackbird, ensemble di musica contemporanea, più la voce di Grazyna Auguscick, vocalist di origine polacca e da anni collaboratrice del bassista/compositore di Chicago.

Il risultato è, naturalmente, una musica difficile da definire ed etichettare, ricchissima di riferimenti, densa di significati, e nonostante una forte connotazione, mai statica, con continue sorprese in agguato. Vi troviamo il romanticismo di stampo europeo ed il minimalismo di autori statunitensi come Steve Reich o Philip Glass, lo spirito libero del jazz nelle sue varie declinazioni e la musica balcanica, il tutto pensato ed eseguito con superlativa maestria e coerenza.

Nel secondo CD entra in scena Grazyna Auguscick, abile nel conferire ai brani un'atmosfera sognante, d'altri tempi, sofisticata, con qualche inflessione mittleuropea dai toni cupi e ombrosi. Ma è la voce dello stesso Utterly esile, delicata, in precario equilibrio, eppure così densa di emozioni, che racchiude al meglio il significato di una registrazione avventurosa e dal notevole impatto.

Track Listing

Dark Harvest; By a Little Light; To Lose Your Mind; Wilder Years; Shortest Day; The Miniaturist; Processional; Somebody Somewhere; Broken and Blinded; Sow the Deep Seeds; To The Brim; Gone as it Always Was.

Personnel

Matt Ulery
bass, acoustic
Zach Brock
violin

Matt Ulery: double bass, voice; Ben Lewis: piano (1-5, 11); Jon Deitmeyer: drums (1-5, 11); Michael Maccaferri: clarinets (1, 4, 5,7-9, 11, 12); Tim Munro: flute (1, 4, 7-9, 11, 12); James Davis: trumpet, flugelhorn (1, 5, 7, 8, 10); Zach Brock: violins (1, 3-5, 7, 10); Dominic Johnson: viola (1, 3, 7, 8, 11, 12); Nicholas Photinos: cello (1, 3-5, 7-12); Matthew Duval: vibraphone, glockenspiel, marimba (3, 6, 7, 9, 10); Rob Clearfield: piano (6-10, 12); Michael Caskey: drums (6-10, 12); Grazyna Auguscik: vocals (8, 10-12).

Album information

Title: By A Little Light | Year Released: 2012 | Record Label: Greenleaf Music

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