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Blind Faith - London Hyde Park 1969

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Blind Faith

London Hyde Park 1969

Sanctuary Records

(2007)

Questo ottimo DVD ci riporta indietro di quasi quarant’anni al 7 di giugno del 1969. Il supergruppo denominato Blind Faith, appena formato da Ginger Baker ed Eric Clapton, usciti da pochi mesi dalla avventura dei Cream, con la cooptazione di Steve Winwood e di Rich Grech (che arrivavano da Traffic e Family rispettivamente), viene lanciato dalla casa discografica con un mega concerto gratuito alla presenza di oltre centomila persone, in Hyde Park, il più celebre polmone verde del mondo fra quelli contenuti all’interno di una metropoli.

Il montaggio soffre un po’ della frenesia tipica delle regie dell’epoca (ricordate il celebre filmato del concerto dei Cream alla Royal Albert Hall?) ma complessivamente il documento è affascinante, uno spaccato molto interessante sulla scena musicale inglese che all’epoca era ancora predominante, anche se ormai gli americani stavano recuperando il tempo perduto.

Il repertorio è costituito fondamentalmente dai brani resi celebri dal primo e unico album prodotto dal quartetto, anche se non mancano un paio di pezzi (il bel blues tradizionale ‘Sleeping in the Ground’ e il vivace “Means to an End” che sembra tratto dal repertorio dei Traffic) che all’epoca non erano stati inseriti nell’album. Curiosamente compare nella scaletta anche una cover del brano “Under My Thumb” dei Rolling Stones. Da un punto di vista musicale le cose non funzionano meravigliosamente. Probabilmente i musicisti hanno problemi con l’audio sul palco e soprattutto Steve Winwood sembra lottare con la propria splendida voce per 'stare dentro' alla musica che corre attorno a lui.

Eric Clapton pare molto disinteressato, non prende assoli memorabili, anche se la sua mano è sempre dotata di poteri magici, apparentemente non dipendenti dalla sua volontà del momento. Magari è solo un esempio di tipico ‘british understatement’ ma il suo cuore e la sua anima non sembrano coinvolti più di tanto. Si risveglia un po’ per ‘Presence of the Lord’ e per “Can’t Find My Way Home” ma complessivamente il chitarrista in questa occasione non è all’altezza della sua fama.

Rich Grech svolge il suo lavoro di bassista senza particolari impennate ma risulta decisamente funzionale al progetto. Chi invece sembra in splendida forma è il batterista Ginger Baker, preciso e fantasioso, sorridente e impetuoso. Il suo tour de force in “Do What You Like”, uno dei primi esempi di brani in 5/4 nel repertorio di una band importante del rock, è meno dilatato del solito, probabilmente a seguito di operazioni di editing a posteriori.

Uno dei punti di forza della breve esperienza dei Blind Faith (si sciolsero dopo un anno, alla fine di un lungo e faticoso tour negli USA, con Clapton sempre più convinto della opportunità di intraprendere una carriera solista in compagnia di musicisti americani) era costituito dalla ottima qualità del repertorio. In effetti tutti i brani dell’album sono eccellenti e rimangono molto intriganti anche nella versione dal vivo un po’ meno intensa che ci propongono in questa occasione.

Il DVD contiene alcuni bonus interessanti (tre brani tratti dalle esperienze precedenti dei componenti del gruppo), una discografia molto sintetica dei quattro musicisti coinvolti nel progetto e una galleria fotografica che propone immagini ricavate dalla seduta fotografica in studio di registrazione che servì anche per la copertina dell’album originale.

Una copertina che all’epoca fu censurata, nella sua prima versione, perché ritraeva una giovanissima teen-ager a seno scoperto con in mano uno scintillante aereo in miniatura con riferimenti fallici. Una immagine pudica che pure suscitò grandi proteste nella cultura bacchettona dell’epoca e venne sostituita con una foto del gruppo. Curiosamente il modellino dell’aereo, che era stato utilizzato in quella copertina poi ritirata, è appoggiato apparentemente per caso sull’organo di Steve Winwood presente sul palco in Hyde Park. Una pensata ‘geniale’ del responsabile marketing dell’epoca?


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