Joel Yennior: Big City Circus

Il suono del trombone di Yennior, pastoso, vocale, ricco di effetti growl e molto comunicativo si incrocia con una chitarra elettrica ed una batteria. Una scelta coraggiosa che offre una miscela molto particolare, senza per questo allontanarsi da centri tonali. La chitarra di Eric Hofbauer è diligente e Yennior è molto colloquiale, comunicativo e versatile (spesso suona lui stesso una linea di basso), mentre Gary Fieldman alla batteria ricama ritmi incalzanti e pertinenti. Senza contrabbasso il gruppo si diverte a sperimentare con approcci più liberi, ma sempre costruttivi.

Oltre agli originals del leader troviamo composizioni di Monk, Burt Bacharach e Ran Blake, oltre a quella "Estrellita" che era stata patrimonio di Charlie Parker. Funzionano egregiamente: alla fine è sempre il trio con la propria impostazione ad avere ragione, a rendere le esecuzioni brillanti, metabolizzando tutto quello che trovano sul leggìo. C'è anche una suite: "Justice Lost: A Suite in Three Parts" che testimonia l'impegno sociale del trombonista, brano scritto dopo la sua esperienza di giurato in un tribunale. È uno dei momenti migliori dell'album, in cui il suo feeling per la musica blues è in primo piano.

Un CD da ascoltare ripetutamente, con aspetti nuovi che si rivelano di ascolto in ascolto.

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