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Francesco Massaro: Bestiario marino

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Francesco Massaro: Bestiario marino
"Coordinamento di autoproduzioni per la socializzazione di musica inedita in nuovi contesti di fruizione": così si definiscono nel loro sito internet i pugliesi Desuonatori, che qui realizzano un altro eccellente lavoro, stavolta a nome del polistrumentista Francesco Massaro.

Alla testa di un quartetto in equilibrio tra improvvisazione, contemporanea e jazz, ispirato da oniriche visioni poetiche legate al mare -da cui il titolo di Bestiario marino -Massaro inanella una serie di piccole pietre preziose, molto diverse l'una dall'altra, ancorché ben caratterizzate dal punto di vista stilistico.

Si inizia con un brano rarefatto dalle sonorità nette e vibranti, permeato da un lirismo bleyano -reso possibile dal lavoro di Gianni Lenoci, uno dei nostri pianisti più interessanti e meno valorizzati -che esalta il suono del clarone del leader. L'atmosfera cambia nel successivo "Rajiformes," dall'andamento ritmico geometrico scandito dalle percussioni di Michele Ciccimarra, ove Lenoci è al Fender Rhodes: qui siamo più prossimi ad atmosfere contemporanee, con l'intreccio del clarone con i flauti di Mariasole De Pascali. Atmosfere che torneranno ripetutamente nel prosieguo del disco: in "Gidouille ou tourbillon?" in forma quasi analoga, mentre altrove con modalità ancor più cameristiche, per esempio in "Desmonema annasethe," ove proprio i sovracuti del flauto evocano scenari aperti e trascendenti, o in "Les èpaves," che vede i fiati impegnati su espressività estreme su un intreccio ritmico-armonico di piano e percussioni, fino allo scioglimento in uno scenario morbido e aperto che ricorda le profondità del mare. Una sonorità, quest'ultima, che pervade l'intero "Melusina," brano originalissimo e inetichettabile, seguendo il quale pare di addentrasi nei fondali blu scuri, tra ombre di pesci, spugne e coralli.

Ma il brano che -a parere di chi scrive -costituisce l'acme dell'album è "Canto marino," drammaturgicamente trascinante grazie al pianoforte di Lenoci, che costruisce uno sfondo tematico su tinte care a Mal Waldron, sul quale il clarone si produce in intensi fraseggi, anche con stilemi estremi ma sempre leggibili ed espressivamente avvincenti.

Come da programma dei Desuonatori, dunque, "musica inedita," tanto da risultare di nuovo da riscoprire a ogni riascolto, lasciando dietro di sé sempre irrisolto qualche enigma e sempre inaudito qualche dettaglio, ora timbrico -e il timbro in questa musica conta moltissimo -ora strutturale. Nonostante la riuscita ultima traccia, "Gamma volantis," che risolve invece l'inquietudine del lavoro in una quieta e catartica sublimazione.

Track Listing

L’étoile de mer; Rajiformes; Desmonema annasethe; Baleines inappètisantes; Caravela portuguesa; Canto marino; Les èpaves; Melusina (l’amor absolu); Gidouille ou tourbillon?; Gamma volantis.

Personnel

Francesco Massaro: sax baritono, clarinetto basso; Gianni Lenoci: pianoforte, piano preparato, fender rhodes, radio, toys; Mariasole De Pascali: flauto, flauto alto, flauto preparato; Michele Ciccimara: batteria, steel-set, chimes, cupa cupa, objet trouvès.

Album information

Title: Bestiario marino | Year Released: 2016 | Record Label: Desuonatori

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