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Alessandro Benvenuti - Banda Improvvisa: Benvenuti... all'Improvvisa!

Alessandro Benvenuti - Banda Improvvisa: Benvenuti... all'Improvvisa!
Terzo disco di Banda Improvvisa, stavolta con uno dei suoi “ospiti” più prestigiosi e collaudati: Alessandro Benvenuti. La collaborazione con l’attore dura ormai da qualche tempo (leggi la recensione di un loro concerto dello scorso anno ) e poggia su affinità umane e di identità: Benvenuti è nato a Pelago, località di poche migliaia di abitanti alle pendici di quel Pratomagno ai piedi del quale si trova anche Loro Ciuffenna, il paese in cui ha sede la Filarmonica Giuseppe Verdi, alias Banda Improvvisa. Il repertorio sul quale si basa la collaborazione include una serie di “standard nostrani”, tra i quali spiccano soprattutto brani di cantautori degli anni ’70 - per intendersi, quelli che sono restati nel cuore del Maestro Orio Odori, direttore e arrangiatore della Banda, e di Giampiero Bigazzi, il direttore artistico e “procacciatore” di stimoli eterogenei, che sono il sale della formazione. Un repertorio che si ultimamente concentrato sulla produzione di Fabrizio de André ed in particolare su Storia di un’impiegato, sul quale il gruppo ha costruito uno spettacolo che sta facendo molte repliche (leggi la recensione di un recente concerto su Storia di un’impiegato).

Un repertorio che si è ultimamente concentrato sulla produzione di Fabrizio de André ed in particolare su Storia di un’impiegato, sul quale il gruppo ha costruito uno spettacolo che sta facendo molte repliche (leggi la recensione di un recente concerto incentrato su Storia di un’impiegato).

Anche in Benvenuti... all’Improvvisa (registrato dal vivo al Borro di Tonino, cioè nello spazio dedicato alle feste paesane di Loro Ciuffenna) il repertorio è dello stesso genere: centrale De André (“Novecento”, “Il pescatore”), poi Rino Gaetano (una “Aida” arrabbiata, “Ma il cielo è sempre più blù”), Paolo Conte, De Gregori e una inconsueta versione di “una canzone che c’è piaciuta tanto... e poi non se ne poteva più... per diversi anni non se n’è potuto più... allora io l’ho rifatta... a modo mio... così se ne può ancora un po’... almeno noi... “L’avvelenata”...”

Benvenuti è tutto sommato una rivelazione: interpreta “a modo suo”, ma anche con molto trasporto e convinzione (in fondo è un attore, no?), ed ha senz’altro una bella voce, magari non duttilissima, ma corposa e di bel tono. L’arrangiamento dei brani è degno delle ormai note doti di Odori, che sfrutta al meglio le possibilità d’un organico vasto per riproporre brani noti in veste inusuale e inaudita. E, come sempre, le individualità del gruppo - ma qui il più in vista è lo stesso Odori al clarinetto - offrono quel “di più” che illumina una scena fatta soprattutto di comunitario affiatamento.

Come al solito, bel disco, atipico nella sua tipicità. Ricco di suoni e di complessità musicale, alla faccia di chi sostiene (o sosteneva) che i cantautori difettassero in qualità musicale.

Ad averne, di realtà come questa!

Track Listing

1. Intro (O. Odori) - 2:53; 2. Bartali (P. Conte) - 4:41; 3. L’abbigliamento del fuochista (F. De Gregori) - 4:32; 4. Ottocento (F. De André) - 5:13; 5. Il pescatore (F. De André) - 6:46; 6. Aida (R. Gaetano) - 7:07; 7. L’avvelenata (F. Guccini) - 6:01; 8. Ma il cielo è sempre più blù (R. Gaetano) - 5:56

Personnel

Orio Odori (clarinetto, direzione e arrangiamenti), Ruben Chaviano (violino), Stefano bartolini (sax tenore), Paolo Corsi (batteria), Arlo Bigazzi (basso elettrico), Antonio “Superpippo” Gibellini (chitarra), La Banda Improvvisa

Album information

Title: Benvenuti... all'Improvvisa! | Year Released: 2007

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