Ab Baars - Ig Henneman: Autumn Songs

Come precisano le note di copertina del CD, inciso al Bimhuis di Amsterdam, "questa suite di brani liberamente improvvisati e in minima parte composti è stata concepita da Ab Baars e da Ig Henneman in occasione del tour statunitense dell'autunno 2012." Ognuno dei dieci brani s'ispira ad una poesia o a una composizione di tema autunnale di un grande poeta o musicista del passato. Ne sortisce appunto una sorta di suite in cui i colori e le atmosfere autunnali vengono tradotti non tanto in una narrazione distesa e malinconica, secondo una sensibilità impressionistica, ma piuttosto in un dialogo intimo contrastato, con eclatanti impennate e decise prese di posizione.

Poco è dovuto alla premeditazione (probabilmente nuclei o cellule motiviche, cadenze o atmosfere concordate, piuttosto che vere e proprie composizioni), molto all'improvvisazione, a un'empatica sintonia, che si basa sull'evidente consonanza d'intenti fra i due strumentisti. La pronuncia del tenore di Baars in "Brows of Morning" ed altrove evidenzia vibrazioni lamentose e inquietanti, memori di Ayler, mentre da una matrice più "colta" sembra derivare l'eloquio del suo clarinetto. La violista predilige il registro più scuro dello strumento, il suo approccio strutturale e sonoro è deciso, quasi aspro, dalle drammatiche sfumature, tutt'altro che suadente e consolatorio.

Il risultato di quest'incontro è una sorta di "camerismo sperimentale," memore di certi autori colti del Novecento, una musica di densa partecipazione emotiva, d'indubbia e rigorosa concentrazione. Forse si potrebbe sostenere che la motivazione comunicativa del messaggio musicale, e di conseguenza l'accessibilità da parte del fruitore medio, non siano pari alla consistenza intrinseca della ricerca sul materiale sonoro. Ma un prodotto musicale di questo tipo è destinato ad un ascoltatore sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda, non certo ad una platea in vena di eccitazioni motorie o disposta ad abbandonarsi a cullanti accademismi.

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