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Buena Vista Social Club: At Carnegie Hall

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Buena Vista Social Club: At Carnegie Hall
Meglio tardi che mai. Un titolo che continua a “perseguitare” i Buena Vista Social Club. Giunti tardi al successo e alla notorietà, i grandi vecchietti cubani incisero nel 1997 il CD omonimo: il disco più venduto nella storia della world music.

Per la prima volta, grazie a Ry Cooder il mondo conobbe la voce diafana di Ibrahim Ferrer, il chitarrista cantante Compay Segundo, la voce ancestrale di Omara Portuondo, il pianismo solare di Rubén González. Toccò a Wim Wenders il compito di consegnare alla storia le immagini di quella band, attraverso un documentario che li ritraeva, tra interviste e backstage, nelle esibizioni live di Amsterdam e New York alla Carnegie Hall, il 1 luglio 1998. A dieci anni di distanza viene pubblicato questo documento sonoro, un doppio CD, che ritrae proprio quest'ultima famosa esibizione live.

Intanto, molto è accaduto. Ad iniziare dal fatto che molti dei protagonisti di quella stagione, che portò alla ribalta la musica cubana, sono scomparsi. A reggere il buon nome della ditta sono rimasti in pochi (Portuondo, Chacaito Lopez, tra gli altri), ma il grande entusiasmo si è ovviamente spento.

Allora, perché questa pubblicazione così tardiva? Si potrebbe spiegare in molti modi. Ad iniziare dal fatto che all’epoca si è cercato di spremere al meglio le possibilità di mercato del disco d’esordio. I risultati ottenuti sono stati lusinghieri: 8 milioni di dischi venduti. Ci potrebbe essere un’ulteriore ragione, forse ancora più plausibile: l’efficacia live della band.

Per chi ha avuto modo di apprezzare dal vivo i Buena Vista, sia nella formazione originaria, ma anche in quella attuale, capirà che la dimensione da studio di registrazione stava molto stretta ai musicisti cubani. Lo ha dimostrato il film di Wenders, lo dimostra questo doppio CD. Basta ascoltare quello che accade in “El quarto de Tula” o in “Candela” per ricordarsi cosa era il dream team del Buena Vista Social Club.

Il doppio album è un documento di forte nostalgia che ci ricorda uno dei tornado musicali più affascinanti dell’ultimo quarto di secolo. E per circa 70 minuti ci rimanda indietro nel tempo. Un ottimo escamotage per fermarlo giusto un po’.

Track Listing

CD 1: 01. Chan Chan; 02. De Camino A la Vereda; 03. El cuarto de Tula; 04. La Engañadora; 05. Buena vista social club; 06. Dos Gardenias; 07. Quizàs, quizàs; 08. Veinte Años. CD 2: 01. Orguellecida; 02. ¿Y Tù qué has hecho?; 03. Siboney; 04. Mandinga; 05. Almendra; 06. El carretero; 07. Candela; 08. Silencio.

Personnel

Ry Cooder
guitar

Octavio Calderón (tromba); Joachim Cooder (batteria/percussioni); Ry Cooder (chitarre); Terry Domech (congas); Ibrahim Ferrer (voce); Roberto Garcia (bongos, cowbell, guiro); Hugo Garzón (voce); Juan de Marcos González (bandleader, cori, güiro); Rubén González (piano) Manuel 'Puntillita' Licea (voce); Pio Leyva (voce); Orlando 'Cachaito López (basso); Manuel 'Guajiro' Mirabal (tromba); Eliades Ochoa (chitarra, voce); Omara Portuondo (voce); Jesús 'Aguaje' Ramos (trombone), Salvador Repilado (basso); Compay Segundo (chitarra, voce), Benito Suárez Magana (chitarra); Barbarito Torres (laoud); Alberto 'Virgilio' Valdés (maracas) Amadito Valdés (timbali).

Album information

Title: At Carnegie Hall | Year Released: 2008 | Record Label: Curly Music Productions

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