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Jazz Articles about Piero Bittolo Bon

Live Review

Piero Bittolo Bon Bread&Fox al Pinocchio di Firenze

Read "Piero Bittolo Bon Bread&Fox al Pinocchio di Firenze" reviewed by Neri Pollastri


Piero Bittolo Bon Bread&Fox Pinocchio Live Jazz Firenze 21.12.2019 L'ultima data 2019 del jazz club fiorentino Pinocchio vedeva in scena il quintetto Bread&Fox di Piero Bittolo Bon, il quale—a tre anni da Big Hell on Air, uscito per Auand—presentava il nuovo album, pubblicato da Trouble in the East e anche questo dal titolo giocosamente allusivo: This Is Sour Music. La formazione si compone di musicisti che suonano assieme da molto tempo e in ...

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Live Review

Spaghetti Jazz al Bistrot Santarosa di Firenze

Read "Spaghetti Jazz al Bistrot Santarosa di Firenze" reviewed by Neri Pollastri


Bistrot Santarosa Spaghetti Jazz Firenze Dicembre 2016 In una realtà nazionale nella quale le amministrazioni non investono più in cultura e, quindi, ancor meno nel jazz (specie se svincolato dai soliti quattro nomi -sempre più “pop"), le rassegne e i jazz club chiudono e anche il pubblico latita, fortunatamente non mancano i tentativi di reagire, magari inventando (o reinventando) forme e luoghi diversi attraverso i quali mettere in scena della musica ...

Album Review

Piero Bittolo Bon's Bread & Fox: Big Hell on Air

Read "Big Hell on Air" reviewed by Luca Canini


Quand'è che si diventa grandi nel jazz? Dopo quanti dischi e dopo quante recensioni ci si può considerare una realtà e non più un'ipotesi di musicista? Passati i trenta? Alla soglia dei quaranta? Difficile dirlo. Ad alcuni capita per incanto di ritrovarsi adulti, quasi senza sforzo, per merito di un improvviso e il più delle volte inspiegabile riassetto delle gerarchie; ad altri, la maggior parte, tocca inseguire per anni la chimera di una riconosciuta maturità. Con il rischio di passare ...

Album Review

Rosa Brunello 5et: Camarones A La Plancha

Read "Camarones A La Plancha" reviewed by AAJ Italy Staff


Ci sono dei CD che da subito, dai primi suoni, fanno presagire un buon ascolto. Camarones A La Plancha, il primo disco a nome della giovane contrabbasista veneta Rosa Brunello, cattura immediatamente l'attenzione dell'ascoltatore. Nessun artificio particolare, sia chiaro, solo suggestioni bop e soul jazz, sporadiche e libere dilatazioni di carattere free, marcate coloriture elettriche, delicate ballad, ma tutto declinato in maniera appasionata e coerente. Di peso sono anche i temi, che nelle ballad raggiungono intensità e raffinatezza. In generale ...

Album Review

Debora Petrina: Petrina

Read "Petrina" reviewed by AAJ Italy Staff


Profondi occhi chiari, una massa di capelli rossi, Debora Petrina è tornata con un nuovo lavoro che porta semplicemente il suo cognome, Petrina. Per dire tutto, in poche parole. Che fosse brava, già lo sapevamo: nel 2009, l'album autuprodotto In Doma aveva dato prova di come la sintesi di rock e jazz (fuori dagli schemi) sia ancora una strada non solo percorribile, ma anche possible fonte di ottime sorprese e scoperte. Il precedente disco l'aveva portata alla ribalta dell'importante cosiddetta ...

Album Review

The Assassins: The Beauty and the Grace

Read "The Beauty and the Grace" reviewed by AAJ Italy Staff


Mettete a disposizione di Francesco Cusa una batteria, una tromba con elettronica, un organo hammond, aggiungetevi in tre brani il contralto di Piero Bittolo Bon e dovrete fare i conti con degli assassini del suono e delle convenzioni, dei generi e degli stili, del comodo ascolto, dell'ordinario, del risaputo. The Assassins, per l'appunto, una delle tante formazioni partorite dalla mente del vulcanico batterista, compositore, scrittore, agitatore musicale e culturale nato a Catania, profondamente legato alla sua terra ma altrettanto irresistibilmente ...

Album Review

A.I.R.E.: Apathic Avant-Jazz Anthems

Read "Apathic Avant-Jazz Anthems" reviewed by AAJ Italy Staff


Quattro musicisti che potremmo definire irriverenti e certamente non solo per i titoli che affibbiano alle loro composizioni o al CD in questione. Quattro musicisti che si/ci divertono, che giocano con i generi, che amano depistare l'ascoltatore e sorprenderlo a piè sospinto. Quattro musicisti che non si prendono troppo sul serio, anche se la loro musica seria lo è, eccome, perché è densa, ricca di colori, di sollecitazioni, di riferimenti, di squarci illuminati, oltreché organizzata e suonata magnificamente. Insomma siamo ...


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