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Jazz Articles about Michel Reis
Michel Reis: For A Better Tomorrow
by Brian Morton
It's always possible to get hung up on definitions, or metaphors. In modern jazz terms the most famous description of a piano is probably Cecil Taylor's “88 tuned drums," a clever way of characterising the instrument's percussive power and of removing it from the strong gravitational pull of European art music. I've always preferred Leigh Hunt's lovely description of the piano as a harp in a box. It's not clear whether Hunt meant it seriously, or as a sly put-down. ...
Continue ReadingReis Demuth Wiltgen: Sly
by Alberto Bazzurro
Tre baldi giovanotti lussemburghesi firmano questo album che sonda in maniera quanto mai corretta l'universo-piano trio, tenendo largamente conto di quanto detto in materia nel corso dei decenni, il che sta implicitamente a indicare che non vi accade nulla di particolarmente nuovo, ma quello che fanno i tre lo fanno bene, con padronanza tecnica e lessicale, anche se, specialmente in giovani musicisti (peraltro non certo alle prime armi) come questi, gradiremmo sempre cogliere qualche prurito maggiore, la voglia di rischiare ...
Continue ReadingMichel Reis il Questionario di Proust
by AAJ Staff
All About Jazz Italia: Il tratto principale della mia musica. Michel Reis: Cerco di fare una musica che sia piuttosto melodica e con armonie ricche. Cerco di avere delle idee precise, ma di lasciare comunque ai miei musicisti molta libertà di esprimersi. Quando suoniamo dal vivo abbiamo anche dei momenti veramente free. Un po' meno su disco. In generale, la mia musica cerca di essere elegiaca e di raccontare delle storie, ma anche di essere interpretata sul momento, ...
Continue ReadingMichel Reis: Hidden Meaning
by AAJ Italy Staff
Il giovane pianista lussemburghese Michel Reis - studi jazzistici bostoniani, collaborazioni importanti (Lovano, Garzone, Holland), altri tre CD alle spalle e oggi di stanza a New York - guida un quartetto di promesse d'area tedesca per questo lavoro di buon jazz moderno. Le undici composizioni, tutte della penna di Reis, sono state scritte appositamente per il CD, che infatti possiede una sua identità omogenea, almeno in parte corrispondente al suo titolo, Hidden Meaning: atmosfere intimistiche, liricamente pensose ma ricche di ...
Continue ReadingMichel Reis: Point of No Return
by AAJ Italy Staff
Un pianista che è un portento. 28 anni, da Lussemburgo a New York ha bruciato tutte le tappe di una carriera che si fa sempre più luminosa. Al terzo disco, dopo A Young Mind e Fairytale, il pianista mette subito in chiaro che non è certo qui di passaggio. Lo dimostra subito con “The Power of Beauty". L'ostinato prodotto dalla sua mano sinistra ha un afflato rock, monta su come un'onda che si ingrossa fino a infrangersi sul bagnasciuga. “Folk ...
Continue ReadingMichel Reis: Point Of No Return
by Wilbert Sostre
The trio on Michel Reis' Point Of No Return is a testament to the international character of jazz music, especially in the 21th century. A pianist/composer from Luxemburg, Reis studied jazz performance and composition at Berklee College of Music. Adam Cruz is a Latin American drummer, born in New York, whose experience includes playing with Chick Corea and Danilo Perez. Bassist Tal Gamlieli is another amazing musician coming from Israel. The common ground here is the international language of jazz. ...
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