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Jazz Articles about Fiorenzo Bodrato
Fiorenzo Bodrato: Travelling without Moving
by Luigi Sforza
Il verbo, il suono delle lettere pronunciate in senso quasi contrario alla loro origine geografica; l'ordine prosaico dei semantemi che si fanno canto, melodia e ritmo; estratti letterari di opere di scrittori classici contemporanei e non che caricano di ulteriore senso sonoro i temi e gli ambienti musicali--questi ultimi discendenti diretti del creativismo improvvisativo degli anni Settanta e Ottanta--dichiarano la natura di Travelling without Moving. Seguendo un'intricata babele linguistica, che non comprende né l'italiano de La Luna e ...
read moreFiorenzo Bodrato: Futile Muziek
by AAJ Italy Staff
"Tutta l'arte è perfettamente inutile" Oscar Wilde. Talvolta capita - ascoltando una canzone, una musica - di avere la sensazione che il sussegiursi delle note sia frutto di un semplice meccanismo naturale che non ha bisogno di mediazioni per essere spiegato. Con questo incipit non si vuole insinuare che Futile Muziek sia un album non strutturato, anzi, spesso e volentieri suonano nello stesso brano due canzoni parallele ("Got a Horn in My Hoster," Later") dagli incastri misteriosi e inconsci. Liberati ...
read moreFiorenzo Bodrato: Act No Strange
by AAJ Italy Staff
Delle sue capacità di contrabbassista, compositore e direttore musicale aveva già dato ampia dimostrazione con le ottime registrazioni effettuate sotto la sigla Lokomotiv Kanarone, un quintetto che sprigiona musica fresca, originale, ricca di energia, festosa, irriverente, a tratti goliardica, sempre godibile. Con questo Act No Strange, Fiorenzo Bodrato aggiunge un altro convincente tassello alla sua crescita artistica, guidando con intelligenza e sensibilità un trio con fiato e senza strumento armonico, formazione tra le più ostiche con le quali misurarsi. E, ...
read moreLokomotiv Kanarone: LK2
by AAJ Italy Staff
Sono passati ben cinque anni dal primo, apprezzato album e Lokomotiv Kanarone, gruppo di musicisti che gravitano intorno al Centro Musica Creativa di Torino, conferma appieno quanto di buono aveva evidenziato in quella incisione. L'inizio è fantastico. In punta di piedi la linea di basso introduce il tema morbido, sinuoso, ammaliante che gradualmente si arricchisce del contributo di tutti gli strumenti, fino al deflagrare del ritmo con i fiati che si intrecciano in accattivanti volute. C'è un po' di downtown ...
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