Dino Massa: Anime diverse

Il titolo di questa sua più recente produzione discografica reca un titolo quanto mai pertinente, in quanto rimanda alla versatilità stilistica dell’artista campano, ancora una volta autore di una prova maiuscola sul duplice piano della composizione e dell’abilità esecutiva.

La formula esplorata è quella del quartetto, volto a tirar fuori la più esuberante dimensione ritmica della tradizione jazz rispetto all’anima mediterranea del leader, qui fautore di una ricerca più frastagliata delle dinamiche e delle soluzioni strumentali.

Non solo quindi nitidezza e scioltezza di fraseggio nel suo stile pianistico di un artista pronto ad allargare gli orizzonti del suo stile, per abbracciare anche il funky ed il jazz modale. Un pianismo raffinato e morbido, ma anche mobile e frastagliato, nel segno del più genuina tradizione jazzistica moderna, con cornici compositive ed esecutive di ampio raggio e dilatate.

Ne discende un percorso di squisita musicalità in cui vaga libera la fantasia di tutti e quattro i musicisti senza indulgere nella calligrafia ed i virtuosismo. Emerge soprattutto il suono caldo e corposo del sassofonista Valerio Virzo, impegnato al sax tenore su un disegno ritmico efficacissimo, portato avanti con souplesse e leggerezza d’intenti.

Un disco meritevole di essere segnalato all’attenzione dei nostri lettori, in quanto segna la piena maturità artistica di un pianista tra i più colti e preparati in Italia.

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