Giancarlo Mazzù Trio meets Salvatore Bonafede: Among the Wave of Light

Lo troviamo adesso alla testa di un quartetto che ha come membro di spicco il pianista Salvatore Bonafede.

Si tratta di un lavoro d'atmosfera tradizionale, attento negli arrangiamenti ed assai articolato nelle composizioni (quasi tutte di Mazzù), nelle quali confluiscono idee originali (l'ostinato che attraversa "Arrivo fra tre anni," il tema indiano che caratterizza "Among the Wave of Light," l'eccentrica costruzione di "Enso") e che si prestano a preziosi assolo sia della chitarra del leader, sia del piano di Bonafede. Un lavoro, dunque, che già così si ascolterebbe con interesse e piacere.

Ma forse l'aspetto più appariscente del disco è in realtà il modo in cui Bonafede si inserisce nel trio del chitarrista: da un lato condividendone e rispettandone le linee fondamentali, dall'altro imponendovi la propria personalità espressiva, che fin dalle prime note della prima traccia si mostra sensibilmente diversa.

Questa interazione dissonante la si apprezza particolarmente in brani come "Lost in a Cup of Coffee," ma è presente in filigrana in tutto il lavoro - inclusi i brani più lirici ed evocativi ("L'Alba") - che ruota proprio attorno all'incontro e al dialogo continuo tra la chitarra e il piano. Con risultati assai apprezzabili, che confermano le qualità di Mazzù e del panorama jazzistico siciliano in generale.

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