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Alexander Balanescu

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01. J.S.Bach - Bach Double Violin Concerto (Yehudi Menuhin, George Enescu, Paris Symphony Orchestra diretta da Pierre Monteux) (EMI Great Recordings of The Century).

La mia chiave d'accesso alla musica è stata il violino e questo CD documenta il lavoro e la collaborazione di due dei miei eroi violinisti, Enescu e il suo allievo Menuhin. Sono violinisti in grado di esprimere l'animo più profondo attraverso la musica e nello stesso tempo rivelare l'essenza della musica che stanno interpretando.

02. Penguin Cafe Orchestra - Penguin Cafe Orchestra (Penguin Cafe Orchestra - 1981).

Ho avuto il privilegio di conoscere Simon Jeffes prima della sua prematura scomparsa. Era un musicista incredibilmente intelligente e arguto che portò queste sue qualità nella sua musica. Trovo il suo mix di influenze etniche e approccio minimalista irresistibile e veramente ispirato.

03. Byrne/Eno - My Life in the Bush of Ghosts (Nonesuch - 1981, ristampa del 2006).

Questi due grandi musicisti ebbero l'idea del sampling e del dubbing molto prima che diventassero normali, e li usarono in questo album che sarà sempre fresco e attuale.

04. Kraftwerk - The Mix (EMI - 1991).

Trovo il lavoro dei Kraftwork affascinante per la loro forza nel creare miti contemporanei attraverso mirabili paesaggi elettronici, ai quali ho cercato di trovare un equivalente acustico.

05. Scott Walker - Tilt (Fontana - 1997).

Uno tra i più singolari tra i grandi artisti contemporanei. Il suo lavoro è impossibile da classificare, qualcosa tra pop e musica sinfonica, tra opera e poesia. Un modello di coraggio e integrità.

06. Michel Polnareff - Jour Apres Jour (1966).

Non così conosciuto come meriterebbe nel mondo culturale anglofilo, Polnareff, con il suo gusto melodico e il dono per l'orchestrazione, è un vero genio della musica popolare.

07. Maria Tanase - Maria Tanase Volume 3 (Electrecord - 1953).

Maria Tanase è senza dubbio una delle grandi voci del ventesimo secolo. Attraverso la sua straordinaria potenza espressiva si è adoperata per superare i confini di uno stile folk tradizionale ed è diventata un'artista molto amata con un appeal popolare, senza perdere una goccia della sua integrità artistica e personale.

08. Ludwig van Beethoven - Beethoven: The Late String Quartets (EMI Great Recordings of the Century - 1941).

Beethoven è per me l'ultimo compositore veramente rivoluzionario. Nella sua precisa ricerca di oltrepassare i limiti, la musica conserva una qualità sperimentale che non ha nulla da invidiare a qualsiasi artista contemporaneo. Ciò che rende la sua musica così straordinaria è questo tipo di approccio combinato con una profonda conoscenza della condizione umana.

09. Philip Glass - Einstein on the Beach (Nonesuch - 1993).

Dopo aver lavorato nell'area della musica contemporanea il mio incontro con la musica minimale è stato veramente liberatorio. Musica senza imbarazzi nell'usare tonalità o energia ritmica come strumenti per creare emozioni. In questo senso "Einstein on the Beach," tra i lavori più audaci e intransigenti di Glass, è diventato un classico moderno che ha influenzato enormemente la musica contemporanea.

10. Duke Ellington - Black, Brown & Beige (Columbia - 1958).

Non solo nel jazz ma nella musica americana in generale, Duke Ellington ha veicolato la sua colossale forza creativa in una serie di incredibili produzioni musicali. Il suo nome prende posto così tra i più grandi compositori americani, da Gershwin a Brian Wilson, da Ives e Copland a Elliot Carter.

Foto di Claudio Casanova


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Llyria

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